Maura wrote:Wēi Nà wrote:Amare mi rende felice. E amo tanto, tante persone.
Fare la vita che faccio mi rende felice, ma la felicità è spesso offuscata dal pensiero del giudizio degli altri sulle mie scelte.
Leggere, cantare, chiacchierare per ore con una cara amica di tutto e di niente mi rende felice.
Sono tante le cose che mi rendono felice, sai? Sono felice, ecco.
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Ora non odiarmi.
Se fossi cosí felice come scrivi qui sopra non staremmo parlando del tuo piacerti o meno.
Il primo passo verso la felicità è l'onestà verso se stessi. Più te la racconti più diventi infelice. Il corpo non mente e te lo urla sbugiardando la testa che tende naturalmente alla conservazione di uno stato acquisito.
Poi, lo so eh?, guardare in faccia i propri demoni fa tanta paura.
Ma chi ci riesce risale.
Lidia ne è un esempio.
È un percorso in salita ma è movimento, ovvero vita.
Maura, è ovvio che non ti odio. Anzi, ti ringrazio dei tuoi consigli e mi fa estremamente piacere che tu abbia speso qualche parola per me.
Sai, Maura, io ho smesso recentemente di raccontarmela, nel senso che solo da poco, grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta molto in gamba, sono riuscita a guardarmi dentro e capire che, come dici tu, devo fare le cose che mi piacciono e non quelle che credo piacerebbero a chi mi circonda. È stata dura e ho pianto tanto perché, come giustamente dici tu, guardare in faccia i propri demoni non è facile.
Sono però riuscita a liberarmi da alcune "catene" che avevo. Ho fatto, infatti, scelte estreme e poco condivisibili che mi rendono molto poco popolare ma estremamente felice.
Devo ancora liberarmi, però, del pensiero che sarebbe meglio che le mie scelte fossero condivise anche dal resto del mondo.
E, a dirla tutta, devo liberarmi dall'idea che gli altri non mi stimino, perché a quanto pare non è così.
E devo liberarmi dei chili accumulati in tutti questi anni in cui, appunto, me la raccontavo e mettevo la testa sotto la sabbia per non vedere che stavo vivendo per far contenti gli altri trascurando me stessa.
Il cibo per me è sempre stato fonte di consolazione. Sbagliatissimo, lo so. Ora non lo è più, ma i chili non se ne vanno magicamente.
Ora io mi piaccio come persona, ho grande considerazione di me stessa (a differenza di poco tempo fa, quando non vedevo niente di buono in me neanche dal punto di vista caratteriale). Odio i miei chili di troppo, però. E sono estremamente pigra.
Devo imparare a prendermi cura del mio corpo, non di me stessa in generale, perché questo l'ho dolorosamente già imparato.
Non credo sia molto chiaro quello che ho scritto ma non mi rileggo perché probabilmente cancellerei tutto e mi vergognerei. Premo invio così, almeno vi arriva la vera Valeria.
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