Caterina wrote:Credo che potremmo discuterne per ore e credo (credo!) che rimarrei sempre della mia idea. Chiaramente immagino sia differente l'approccio con un 16enne che rutta piuttosto che con una 3enne. Detto questo, non credo (perché non ne riconosco la bontà) nell'ignorare un comportamento esecrabile come può essere un rutto, una parolaccia, la bestemmia o il picchiare chiunque.
Quando sento dire o scrivere che basta ignorare, inevitabilmente scuoto la testa.
Immagino anche che ogni individuo abbia una sua personalità e che quindi ciò che funziona per me non funziona per te e viceversa. Per quello che mi riguarda continuo a preferire la parola, la riflessione e - laddove necessario - la punizione (che può essere, appunto, impedirti di continuare a fare quello che stai facendo nel momento in cui... rutti.)
Cate, non vorrei mai farti cambiare idea.
Ci mancherebbe, tu conosci Rachele e sai bene come affrontare i suoi comportamenti.
Da quello che dici di lei, però, non mi sembra una bimba "bastian contrario" come la mia.
Con Alice, quando fa una cosa provocatoriamente, ogni ragionamento è inutile, anzi controproducente, e ancor più lo era quando aveva l'età di Marzia.
E toglierle (poniamo) i cartoni perché a tavola aveva ruttato... Che attinenza c'è fra le due cose?