L'insegnamento della religione nella scuola materna

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Lella
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Post by Lella »

b71 wrote:
Lella wrote:Ho letto ora tutti gli interventi e non capisco tutto questo accanimento contro l'ora di religione.
Secondo me la religione cattolica fà parte della nostra cultura, basta vedere quanti non cattolici praticanti o minimamente osservanti decidono comunque di battezzare il proprio bambino.
Quale danno ci sarà mai a parlare di Gesù o della Madonna a un bambino di tre-quattro-cinque anni? E' comunque un messaggio di pace e amore a me non disturba e pur non essendo una fervente osservante e praticante adoro andare a vederli a Natale a cantare o recitare di Gesù.
Alle elementari confermo comunque che ci sono attività vere e proprie alternative all'ora di religione.


Io non credo, non pratico, non mi sono sposata in chiesa,
e non ho battezzato Leo.
Mi piace pensare che in uno stato laico ci sia spazio
anche a chi la pensa come me!

ma non credo che si levi lo spazio a te o al tuo bambino mettendo l'alternativa all'ora di religione. Cioè dove sta il problema? Ti sembra una discriminazione che esiste l'ora di religione per chi vuole conservare questo tipo di formazione?
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b71
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Re: L'insegnamento della religione nella scuola materna

Post by b71 »

alnitak wrote:Le maestre dell'asilo di Giacomo hanno chiesto un contributo di 6 euro per l'acquisto di un libro di religione (per i bambini di 3 anni. Sono 7 euro per i bambini di 4 anni e 7.50 per i bambini di 5), perchè non ho capito quante volte a settimana e per quanto tempo verrà un'insegnante di religione e farà lezione con i bambini.
Mio marito e io, essendo in fondo cattolici (vabbè, leggermente a modo nostro, ma lo siamo) non abbiamo nulla in contrario. Però mi sono chiesta: e i figli dei non cattolici?


Io partivo da questo presupposto. E infatti ho subito chiesto se questo
tipo di insegnamento fosse o no facoltativo.
Che la religione cattolica faccia parte della nostra cultura è indubbio,
come è indubbio che molti non credenti o poco praticanti decidano comunque
di far battezzare i propri figli, con le motivazioni private di ognuno. Tu non capisci l'accanimento contro l'ora
di religione-io (senza alcun fervore discriminatorio!) ho difeso il pensiero
di chi vive l'alternativa alla religione come necessaria.
Le vedo come due cose diverse.
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Cosetta
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Post by Cosetta »

Lella wrote:
b71 wrote:
Lella wrote:Ho letto ora tutti gli interventi e non capisco tutto questo accanimento contro l'ora di religione.
Secondo me la religione cattolica fà parte della nostra cultura, basta vedere quanti non cattolici praticanti o minimamente osservanti decidono comunque di battezzare il proprio bambino.
Quale danno ci sarà mai a parlare di Gesù o della Madonna a un bambino di tre-quattro-cinque anni? E' comunque un messaggio di pace e amore a me non disturba e pur non essendo una fervente osservante e praticante adoro andare a vederli a Natale a cantare o recitare di Gesù.
Alle elementari confermo comunque che ci sono attività vere e proprie alternative all'ora di religione.


Io non credo, non pratico, non mi sono sposata in chiesa,
e non ho battezzato Leo.
Mi piace pensare che in uno stato laico ci sia spazio
anche a chi la pensa come me!

ma non credo che si levi lo spazio a te o al tuo bambino mettendo l'alternativa all'ora di religione. Cioè dove sta il problema? Ti sembra una discriminazione che esiste l'ora di religione per chi vuole conservare questo tipo di formazione?


Aridaje.
Mi dici se ha senso un'ora di religione intesa come catechismo, insomma insegnare la religione nel senso che quella è la verità ecc ecc, in una scuola pubblica di uno stato laico? Io lo trovo assurdo, assurdo proprio di principio al di là del fatto che ci sia un'alternativa o che si facciano attività più o meno "innocue" come colorare disegni o parlare di argomenti di attualità col prete o similprete di turno. Perchè noi al liceo ad es ricordo che parlavamo di queste cose, ma i primi 3 anni con un prete per giunta abbastanza prepotente che alla fine voleva sempre far prevalere il punto di vista della Chiesa cattolica.
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