Essere genitori: atto di egoismo o di altruismo?

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Paola
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Post by Paola »

SOLE attenta che Cos e Mirko e i furetti ci vorranno portare sul piano scentifico della questione bypassando i nostri pipponi intimistici, lo vedo, lo sento!
Oui, Je suis Zizzià.
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tati
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Post by tati »

i furetti però sono divini!
Fabio: "che profumo di......di .....cacca profumata!!!! ( bagnoschiuma nuovo,tzè)"

Elisa: "ma perchè a qualcuno capita che sto benedetto seme entra nella pancia della mamma senza che lo decidano loro e a te no?!PERCHEEEEE'?!?!"

Paolo:" Ma Gesù esiste?!Perchè che Gesù Bambino esiste lo so per certo, ci ha portato i regali!ma gesù grande?!Secondo me resta sempre Gesù bambino e basta, eh"
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Mirko e i furetti
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Post by Mirko e i furetti »

loffin wrote:la conservazione della specie non guarda a tutte le specie, all'universo intero, (tant'è che la varie specie animali si son fatte la guerra fino a decretare, prima dell'intervento umano, l'estinzione di alcune specie di animali), ma guarda alla propria specie o meglio alla sopravvivenza in termini di quotidianità, senza troppa proiezione nel futuro.


Aspetta un secondo.
Se parliamo di conservazione della specie dobbiamo parlare di una tensione dell'individuo al benessere non solo proprio ma anche di tutti i componenti della propria specie.
Anche da come la dici tu mi dai conferma che questa tensione non c'e'.
In una specie ogni individuo mira alla propria sopravvivenza, anche quelli che vivono in branco e sembrano mostrare altruismo.

La conservazione della specie e' un punto di vista che, secondo me e non solo, non trova riscontro nella realta' dei fatti.

Detto questo e' vero che la sopravvivenza dell'individuo contribuisce alla sopravvivenza della specie, ma questo succede solo a breve termine e solo come effetto secondario.
E non dimentichiamoci che e' proprio attraverso la riproduzione che si apre la porta alle mutazioni che portano alla lunga alla scomparsa di alcune specie a vantaggio di altre.

loffin wrote:Nel microcosmo umano poi si traduce nel creare replicanti di se stessi, tant'è che non solo si parla di "sangue del proprio sangue" (identificando una conservazione genetica, biologica ecc), ma del "piccolo me" ossia la propria voglia di esserci, di spravvivere a se stessi, all'idea dell'immortalità, tant'è che in tutte le religioni si anela ad una sorta di sopravvivenza dopo la morte, e qual'è la maniera più immediata?
Quella di replicarsi all'infinito.
.


mmm... io non sono completamente d'accordo con l'identificare la volonta' di avere figli con la "sopravvivenza di se stessi"..
O perlomeno, non e' l'unico modo che noi esseri umani abbiamo per diventare "immortali"..

saluti cosmici
Mirko
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Cosetta
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Post by Cosetta »

Mirko e i folletti wrote:
loffin wrote:la conservazione della specie non guarda a tutte le specie, all'universo intero, (tant'è che la varie specie animali si son fatte la guerra fino a decretare, prima dell'intervento umano, l'estinzione di alcune specie di animali), ma guarda alla propria specie o meglio alla sopravvivenza in termini di quotidianità, senza troppa proiezione nel futuro.


Aspetta un secondo.
Se parliamo di conservazione della specie dobbiamo parlare di una tensione dell'individuo al benessere non solo proprio ma anche di tutti i componenti della propria specie.
Anche da come la dici tu mi dai conferma che questa tensione non c'e'.
In una specie ogni individuo mira alla propria sopravvivenza, anche quelli che vivono in branco e sembrano mostrare altruismo.

La conservazione della specie e' un punto di vista che, secondo me e non solo, non trova riscontro nella realta' dei fatti.




Però secondo me fra gli animali vige più la conservazione della specie che quella dell'individuo. Ci sono comportamenti altruistici in certe specie animali che portano al sacrificio dell'individuo.
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Post by Mirko e i furetti »

loffin wrote:SOLE attenta che Cos e Mirko e i furetti ci vorranno portare sul piano scentifico della questione bypassando i nostri pipponi intimistici, lo vedo, lo sento!


sapessi come si incazza quando le dico che quando ci siamo innamorati non e' successo niente di divino ma invece c'e stata solo tanta chimica ed elettricita'...

Certa gente non capisce che il cercare di capire come funzionano le cose "terra terra" non toglie poesia alla cosa ma anzi gliene da tanta di piu'.

saluti pipponi
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Post by Mirko e i furetti »

Cos73 wrote:Però secondo me fra gli animali vige più la conservazione della specie che quella dell'individuo. Ci sono comportamenti altruistici in certe specie animali che portano al sacrificio dell'individuo.


A prima vista si.
Ma se spostiamo l'attenzione dall'individuo al gene vediamo subito che l'individuo non e' altro che una pedina che esce dalla scacchiera per permettere agli stessi geni contenuti in altri individui di sopravvivere.
L'importanza dell'individuo non e' un tratto comune delle dinamiche evolutive, altrimenti non si spiegherebbe perche' in tantissime specie la riproduzione coincide con la morte di uno o entrambi dei genitori.

saluti freddi e scientifici
Mirko
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Post by Mirko e i furetti »

tati wrote:i furetti però sono divini!


piu' che divini, sono fantastici

saluti mustelidi
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Post by Cosetta »

loffin wrote:SOLE attenta che Cos e Mirko e i furetti ci vorranno portare sul piano scentifico della questione bypassando i nostri pipponi intimistici, lo vedo, lo sento!


Non lo so se mi ci metto :D
si può ragionare su due livelli diversi, qui ovviamente la discussione era a livello umano ignorando quello che può starci sotto a livello biologico.
Nell'uomo la situazione per quanto riguarda istinti ecc si fa molto complicata per la capacità che abbiamo di ragionare su noi stessi e sul nostro futuro, per i sentimenti, per la coscienza di noi stessi che abbiamo a tutto tondo e che gli animali non hanno.
Però ad es quando Teresa dice che è bello vedere i tratti di se stessi e del padre dei propri figli nei figli ecc... non bisogna dimenticare che non è nato prima l'amore e poi la vita di coppia, ma al contrario la vita di coppia è risultata nella nostra specie (e anche in altre) quella più vantaggiosa per la sopravvivenza della prole e sopra questo si innestano i sentimenti e la monogamia. (Parlo da un punto di vista puramente biologico eh, voglio dire che tutto questo sarebbe spiegabile anche senza scomodare grandi sentimenti e forze soprannaturali).

Poi per rispondere a Lela io ragionavo appunto da questo punto di vista: biologicamente non esiste il desiderio di avere un figlio senza che questo sia geneticamente parte di te, ecco perchè lo trovo più nobile: perchè non spiegabile con la parte più istintuale del nostro essere ma realmente frutto di un sentimento che si eleva al di sopra.
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