Imparare le tabelline
di Gianfranco Bo
Avete un sistema divertente (gioco interattivo) per far imparare le tabelline a mia figlia?
Vittoria G.
Un modo corretto di "sapere" le tabelline
Un giorno dissi ad un mio alunno di prima media: "Lo sai che ai tempi di Fibonacci i ragazzi dovevano studiare le tabelline dall'uno al cento?"
E lui, dopo aver superato un momento di sbalordita incredulità, mi rispose: "Quanto ci mettevano? Una vita?"
Studiare a memoria è una gran fatica ma per fortuna, visto che noi contiamo in base 10, è sufficiente studiare le tabelline dallo 0 al 9.
Se conosciamo bene quelle, possiamo eseguire con discreta efficienza qualunque moltiplicazione o divisione.
Si può dire che una persona conosce bene le tabelline quando sa dire immediatamente il risultato di una qualunque moltiplicazione di due numeri interi da 0x0 a 9x9.
Un modo corretto di studiare le tabelline è quello di imparare a memoria le seguenti frasi:
faccio l'esempio della tabellina del tre
tre per uno tre
tre per due sei
tre per tre nove
...
tre per dieci trenta
Secondo una rispettabilissima tradizione invece di andare da 0 a 9 si va da 1 a 10.
Coraggio! Ci sono solo 100 cose da sapere. Anzi 50, perché la moltiplicazione è commutativa.
Un modo inefficiente di conoscere le tabelline
Alcuni ragazzi, se gli si chiede ad esempio di dire la tabellina del tre, rispondono così:
tre, sei, nove, dodici, ..., trenta.
Se poi gli si chiede quanto fa tre per otto, ripetono la sequenza a memoria, contando nel frattempo con le dita, fino all'ottavo termine e rispondono: ventiquattro.
La risposta è giusta, ma quanta fatica! E soprattutto quale rischio di sbagliare!
Sapere le tabelline così, è poco utile, anzi dannoso, perché:
a) è inefficiente, infatti ci vuole un sacco di tempo per dire quanto fa 3 x 8 o 3 x 9; di conseguenza il ragazzo rimane indietro nell'eseguire i calcoli, si sente insicuro, perde la fiducia in se stesso e alla fine odia la matematica.
b)
non aiuta a richiamare alla mente la fattorizzazione di un numero, a trovare rapidamente il mcm e il MCD, e quindi, ad esempio, ad operare con le frazioni.
tratto da:
http://utenti.quipo.it/base5/numeri/tabellin.htm