sono troppo arrabbiata! stamattina sono stata a Brescia per la risonanza che mi era stata chiesta! Ho guidato io fin lì perchè il mio compagno smontava dalla notte. Siamo arrivati con largo anticipo, fatta l'accettazione e aspettato. Ero troppo tesa per via dell'ago che mi dovevano mettere. Ho una paura incontrollabile e ogni volta faccio scenate degne di un film..finchè il tipo mi chiama. Mi porta in spogliatoi e mi dice di spogliarmi. resto in canotta e lo raggiungo nella sala del macchinario. Inizio a fargli delle domande sull'esame e lui mi dice che ora intanto dobbiamo farlo e poi se c'è tempo mi spiegherà. Mi fa stendere e girare su un fianco. Gli chiedo perchè? dobbiamo fare una puntura perchè le anse intestinali non si muovano. vabbè..intanto mi lega tutta dentro il macchinario in 3 secondi. Gli chiedo dell'ago per il contrasto. Mi dice che nell'endometriosi il contasto non serve. Gli faccio notare che è stato il ginecologo a richiederla così. Lui mi chiede se sono seguita dal Prof. XXX (il primario) gli rispondo di no, ma da un altro medico dell'equipe. Dice che se non seguita da XXX allora il contrasto non serve e comincia a infilarmi nella macchina. Ho avuto solo il tempo di chiedergli perchè non mi dava il pulsantino per chiamarlo se avevo bisogno. Mi ha detto che non avrei avuto bisogno di niente. L'esame è durato 50 minuti. Snetivo una rabbia dentro indescrivibile per come ero stata trattata ma soprattutto per non avere avuto la forza di rispondere. Quando mi ha tirata fuori come un automa sono andata a rivestirmi e senza una parola sono uscita, uscita dalla stanza, dal reparto fino a fuori in giardino. Ha preso tutto il resto il mio compagno, io l'ho aspettato in macchina, non riuscivo a parlare. Quando poi gli ho spiegato tutto lui si è incazzato perchè dovevo chiamarlo subito che avremmo parlato con il responsabile. Così mi trovo ad avere fatto 400 Km per un esame incompleto che non porterà a nulla e piena di rabbia e insoddisfazione verso me stessa.. Quando sono spaventata perdo tavvero la capacità di impormi. Per questo sono sempre più convinta di non essere in grado di affrontare un percorso di PMA
il 31/1/2012 è nata Emma la nostra gioia più grande!
Speranza wrote: Non dire che non è una ricerca di amore quella che state facendo, io la vedo come una ricerca ancora più amorevole di quella di molte altre coppie, mi viene sempre in mente la vignetta di Mara quella sulla ICSI. E secondo me è verissima, quale genitore che si sottompone ad una distruttiva (psicologicamente e fisicamente) PMA non può che farlo per immenso amore nei confronti della vita stessa, del proprio compagno e dei figli che ne verranno. Non pensarla come una violazione del tuo corpo, pensala invece come una conoscenza indispensabile affinchè il vostro amore possa rendere reale il vostro sogno più grande. Un abbraccio Acqua :
Non avrei saputo dirlo meglio.....
anche io, che mi sto districando tra appuntamenti, esami e momenti di scoramento nel mio viaggio verso la Fivet, quando mi sento giù pensare alla vignetta di Mara mi ridà forza...