Non ho più pazienza

[Greda]

Una cosa che faccio io quando Giulio diventa "violento", dopo vari tentativi di ascolto, è di allontanarlo fisicamente dalla stanza in cui siamo noi.
Non lo metto solo al buio e sui ceci intendiamoci, lo faccio sedere in corridoio accanto alla porta della stanza e gli dico di calmarsi, dura tre secondi e si calma.
Non mi piace come cosa, ma quando arriva al limite fa davvero male a tutti e più gli si dice di non farlo più lo fa a quel punto per ignorarlo dovremmo uscire tutti dalla stanza e piantarlo lì.


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Con la mia non funziona perché lei si impaurisce. E se la minaccio di andarmene comincia a piangere disperatamente.

[Alessia M.]

Una cosa che faccio io quando Giulio diventa "violento", dopo vari tentativi di ascolto, è di allontanarlo fisicamente dalla stanza in cui siamo noi.
Non lo metto solo al buio e sui ceci intendiamoci, lo faccio sedere in corridoio accanto alla porta della stanza e gli dico di calmarsi, dura tre secondi e si calma.
Non mi piace come cosa, ma quando arriva al limite fa davvero male a tutti e più gli si dice di non farlo più lo fa a quel punto per ignorarlo dovremmo uscire tutti dalla stanza e piantarlo lì.


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Con la mia non funziona perché lei si impaurisce. E se la minaccio di andarmene comincia a piangere disperatamente.

Io onestamente ci arrivo quando sono proprio al limite ed a volte capita che ce lo porti di peso per cui anche lui piange, ma non è davvero solo e lo sa.
Io lo prendo in braccio (di peso perché intanto scalcia e fa male) lo faccio sedere sullo sgabello e gli parlo, gli dico che se non si calma non vogliamo/possiamo stare con lui, faccio il gesto di andare via e già smette mi dice che si è calmato ed è vero.
Non diventa un angelo e non risolviamo tutto, ma almeno smette di farci male.

Bisogna anche capire la struttura della casa magari piuttosto che lasciarla sola puoi farla stare in un altro spazio della stessa stanza, il mio corridoio è quasi un'anticamera in realtà non resta solo o lontano.

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[Alessia M.]

Una cosa che faccio io quando Giulio diventa "violento", dopo vari tentativi di ascolto, è di allontanarlo fisicamente dalla stanza in cui siamo noi.
Non lo metto solo al buio e sui ceci intendiamoci, lo faccio sedere in corridoio accanto alla porta della stanza e gli dico di calmarsi, dura tre secondi e si calma.
Non mi piace come cosa, ma quando arriva al limite fa davvero male a tutti e più gli si dice di non farlo più lo fa a quel punto per ignorarlo dovremmo uscire tutti dalla stanza e piantarlo lì.


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Con la mia non funziona perché lei si impaurisce. E se la minaccio di andarmene comincia a piangere disperatamente.

Io onestamente ci arrivo quando sono proprio al limite ed a volte capita che ce lo porti di peso per cui anche lui piange, ma non è davvero solo e lo sa.
Io lo prendo in braccio (di peso perché intanto scalcia e fa male) lo faccio sedere sullo sgabello e gli parlo, gli dico che se non si calma non vogliamo/possiamo stare con lui, faccio il gesto di andare via e già smette mi dice che si è calmato ed è vero.
Non diventa un angelo e non risolviamo tutto, ma almeno smette di farci male.

Bisogna anche capire la struttura della casa magari piuttosto che lasciarla sola puoi farla stare in un altro spazio della stessa stanza, il mio corridoio è quasi un'anticamera in realtà non resta solo o lontano.

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