manuelina wrote:e secondo te paola, da questi incontri che fai e dal confronti con i genitori di amici e compagni, ti sembra che ci sia dialogo? e che tipo di dialogo?
In genere chi frequenta questi corsi è perché si mette in discussione come genitore, e vuole capire di più e pertanto sono genitori attenti a prescindere dai risultati che ottengono con i figli. E sono un numero davvero limitato per poter tirare giù una statistica.
tornando ad esempio al discorso delle 10 sigarette al giorno, io ad esempio ti do ragione sul fatto che se tu vieti poi loro fanno fuori, ma dipende dal figlio. per me un divieto era fondamentalmente un divieto e non necessariamente da raggirare.
però, come madre e so che per il mio ragazzo è uguale, vorrò avere la certezza che i miei figli sappiano che in casa ci sono certe regole e quelle si rispettano, cascasse il mondo.
non è per la paura che loro fumino che io permetterò loro a 15 anni di fumare in casa, io mi batterò e romperò loro le palle ogni giorno ricordando che è una cosa inutile, dannosa, nociva, dispendiosa e per la quale io non posso nè voglio scendere a compromessi
Guarda manuelina ti puoi battere quanto vuoi e farai bene a non stancarti di ripetere loro quanto dici, ma se la loro testa dirà altro, non ci saranno divieti che tengano. Con i figli adolescenti, e non solo, imparerai a fare compromessi mascherati, ossia dovrai trovare la modalità per cui non vieterai, ma concederai, permetterai e non vieterai, es. non ti vieto di uscire, ti permetto di uscire. Il risultato è che usciranno (e lo farebbero comunque) ma convinti che sia stata tu a permetterlo loro!
Insomma tirare e lasciare la corda senza mai dare loro l'impressione che se tirassero di più l'avrebbero vinta! Insomma un lavoraccio!