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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Posted: Sat Nov 14, 2015 12:48 pm
by Paola
renocchia wrote:Gabry no, io non credo che sia questo il punto.
Io credo ci sia una premeditazione anche nell'integrazione.
Non penso che gli attacchi siano la conseguenza della mancata integrazione, penso piuttosto che questi individui non si sentiranno mai l'arte integrante perché ci ritengono il nemico, e lo ritengono sin da bambini.


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Però c'è un però.
Io fin da bambino ti dico che quello è il nemico ma poi tu lo frequenti, vai nelle sue scuole, vivi le sue leggi, la sua libertà, assapori cosa vuol dire poter scegliere e ciò nonostante uccidi e rischi la morte?

Qualcosa davvero sfugge.

Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Posted: Sat Nov 14, 2015 12:55 pm
by micmar
Nat wrote:Io spero che a questo punto la comunità islamica si schieri in modo incisivo contro questo attacchi, non solo a parole, che non devono essere ambigue, come nel caso degli attentati a Charlie (dove c'era un sottinteso... Se la sono cercata)
Ma anche con i fatti, loro possono dare un grosso contributo nelle indagini, segnalando i fanatici o soggetti a rischio
Non so se esiste una collaborazione tra la polizia e le associazioni musulmane, ma credo sia d'obbligo ora

Ieri a Londra una donna con il velo è stata spinta sui binari della metropolitana


l'islam non è monocefalo, non esiste qualcosa di simile al nostro papa per intenderci, ma credo che l'immagine del tweet che allego sintetizzi bene la questione.
perchè diciamocelo la religione con questo tipo di violenze non c'entra nulla, non c'entrava con le crociate, non c'entra con il conflitto israelo-palestinese, non c'entra adesso.

Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Posted: Sat Nov 14, 2015 12:58 pm
by micmar
io voglio fare mie queste parole di Elizabeth Kübler-Ross
“Dobbiamo insegnare sin dal primo giorno alla prossima generazione di bambini che essi sono responsabili della loro vita. Il dono più grande del genere umano, e la sua più grande maledizione, è che noi abbiamo la libertà di scegliere. Possiamo fare in modo che le nostre scelte siano costruite sull'amore oppure sulla paura.”