la lettura: articolo della Repubblica

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Rie
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Post by Rie »

mamma della splendida bruchina che appare qua e là wrote:perché dovrebbe essere un piacere e non un dovere come quello scolastico?

Mi spiace, per me leggere è IL piacere per eccellenza.
E se l'obbligo a scuola ci sta pure, tutto sommato (ma vi garantisco che mio padre con carisma, descrizioni fascinose e suggerimenti fregava la gran parte dei suoi scolari con i libri facoltativi) almeno in famiglia non ce lo vedo, nella maniera più assoluta.


Niente da fare.
Su questo sono una pallida, grigia socialdemocratica tedesca, altro che Cuba!
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
Athina

Post by Athina »

Non posso apportare niente di nuovo alla discussione, ma lascio detto che la penso come Teresa e Paola.

Sono convinta che se la lettura diventa un piacere, sia il massimo del successo,
ma sono straconvinta che bisogna far leggere, altrimenti restano più poveri, e non solo di parole.
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Cosetta
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Post by Cosetta »

Sai che c'è Monica? Che con l'atteggiamento sbagliato rischi di non farlo diventare un piacere, e se la scelta dovesse essere fra
un ragazzino che legge alcuni classici perchè io posso e riesco a costringerlo, e poi in vita sua non leggerà più
e
un ragazzino che non legge i tutti i classici di rito ma col tempo acquisisce il piacere della lettura, e diventa un adulto che legge volentieri, per piacere e per svago,
io preferirei la seconda senza dubbio.
Cioè io non credo che quel che poi succederà quando non saranno più sotto il nostro "potere" sia indipendente da quello che è successo PRIMA. La costrizione (in famiglia eh intendo, a scuola son d'accordo con Paola) non è che ha come scopo che leggeranno più libri in totale, nella loro vita, non è detto voglio dire.
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