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Posted: Thu Nov 27, 2008 6:17 pm
by babbo carmelo
marte71 wrote:responsabilizzarlo di più, forse lo aiuterebbe a capire il valore dei soldi e a non sentirsi "controllato" nelle sue scelte :-)


è fin troppo responsabilizzato ...
e non è che non abbia avuto modo di gestire soldi
e neppure pochi
in occasione di viaggi vari
anche da solo (con la scuola)
all'estero

quello che volevo evidenziare
e sul quale cercavo confronto
non era tanto il punto in sè stesso (ossia la gestione del denaro)
ma il, portatemi il termine, "capriccio"
ossia il volere avere sempre e comunque ragione
in modo infantile
(o per così dire, non maturo)

lo so anche io
e lo sa anche lui
che quando non ce n'è più non ce n'è più
ma non è questo il punto

torno allora alla domanda n. 2:

"[color="Red"]come si fa, di fronte a richieste NON logiche, nè realizzabili che - certamente - possono anche mascherare richiesta di attenzione, di affetto, di tutto quello che volete voi ...
ad avere un atteggiamento positivo ?![/color]
"

perchè è chiaro che se si stesse parlando di un paio di scarpe
non ci sarebbero problemi ...

ma qui parliamo di ben altro:
- si pretenderebbe di cambiarsi 3 volte per giorno
- naturalmente si vorrebbe di tutto e di più
- non ditemi nulla, non toccatemi, che andiamo d'accordo
- io non faccio nulla in casa, voi lavorate !!!

e chi più ne ha più ne metta ...

Beh, per ora mi fermo (e siamo solo al n. 2)
:ngueee:


(Fede, torna pure nell'altra stanza ...)
:nani:

Posted: Thu Nov 27, 2008 7:06 pm
by Polly
io sulla gestione dei soldi sono d'accordo con chi diceva che bisogna che impari ad amministrali da solo. Io per esempio, non è il nostro caso, perché di soldi non ne hanno, perché proprio pochi in casa ce ne sono, tutto ciò che è superfluo non lo finanzierei più (ricariche cellulare, pizza con gli amici, regali di compleanno per gli amici ecc. ecc.) ha i suoi soldi e per un tot di tempo che quantificherete insieme, in base alla quantità di soldi che ha (6 mesi, un anno.....) deve provvedere da solo.

Io e mio marito circa due anni fa, un po' per scherzo, un po' sul serio (e ho avuto comunque i complimeni di un gruppo di psicologi per questa mia idea) stipulammo con tutti e 4 un "contratto" dove erano evidenziati DIRITTI E DOVERI DEI FIGLI L., nei diritti chiaramente c'erano quelli di essere amati incondizionatamente, curati, ascoltati sempre senza giudizio, di essere nutriti e vestiti (esenti vestiari costosi e superflui), diritto ai libri di scuola e tutto ciò che serve (escluso il diario super fico alla moda che rientra nel superfluo), diritto a scegliere uno sport.....ecc. questi e altri in generali, poi venivano elencati tutti i loro doveri,
Dovere di studiare, di alzarsi la mattina senza brontolare, di lavarsi e curare la loro persona, orario deciso insieme di andare a letto ecc. ecc.
questi e altri i doveri normali in quanto membri della famiglia.

Poi c'era una terza parte del contratto dove si prevedevano i doveri per cui avrebbero percepito un contributo (paghetta) mensile in proporzione all'età, per provvedere al loro superfluo (ricariche cell. pizze con gli amichetti e altro) era un modo per giustificare una paghetta che fino a quel momento non era necessaira. Fino ad allora chiedevano quando avevano bisogno, ma ad un certo punto ci siamo accorti con Maurizio che in questo modo non si regolavano (soprattutto crescendo e crescendo le loro seppur minime esigenze) e così abbiamo pensato di dargli una paghetta per queste spesucce per dar loro modo anche di imparare a gestire i soldi e a darsi una regolata.

Doveri per cui avrebbero percepito una paghetta in generale erano:
tenere in ordine la stanza, rifare i letti, aiutare in cucina, buttare la spazzatura, tenere in ordine la scrivania, mettere a posto i loro vestiti, rimettere a posto il bagno dopo la doccia, controllarsi nell'uso del computer e altre cose decise insieme
Il tutto stipulato davvero in maniera simpatica e carina.
A questo punto si precisavano e motivano le diverse paghette figlio per figlio (il massimo della spesa prevista per tutti e 4 era di 56 euro al mese non credete chissà che).

Si concludeva con uno schema di lavori extra per chi voleva aumentare il suo contributo economico, ossia per esempio stirare una pila di panni (per i grandi) 3 euro. lavare per terra 2 euro e altro
Si concludeva il tutto con le firme di tutti (Gianluca inizialmente si era rifiutato....il furbo poi ha ceduto).
Ti dirò per un paio di anni ha funzionato davvero bene (in linea generale) poi la crisi economica ha fatto si che la paghetta fosse sospesa e con essa reciso il contratto, ma ripeto ha funzionato per benino perché tutti lo avevano condiviso e c'era stata anche una sorta di contrattazione dove ognuno aveva detto la sua.
Chiaramente era anche previsto uno schema in cui si evidenziavano le loro "mancanze" e a fine mese si valutavano tutti insieme se era il caso di sanzionarle con un decurtazione sulla paghetta. Così come erano previsti possibili contributi maggiori, elargiti generosamente dai genitori, se ritenuti meritevoli di buoni premio.
Si prevedevano anche possibili anticipi di paghetta per reali necessità
Insomma era fatto per benino!!!!

Ti ho detto abbiamo ricevuto anche i complimenti di una equipe di consulenti familiari a nostra insaputa (una coppia di amici ci ha citato in un corso).
Hai mai pensato ad una cosa del genere? rendendoli responsabili non sai quanto si può ottenere!

Posted: Thu Nov 27, 2008 7:33 pm
by Polly
...............esempio fresco fresco di serata. Federico 12 anni si toglie le scarpe e non vi dico che cosa si sente da quei piedini santi!
Analizzo la situazione e capisco che il problema è mio che non tollero la sua puzza, lui ci convive bene.
la prima tentazione è stata quella di ordinargli senza mezzi termini di andarsi a lavare immediatamente i piedi, stava impuzzolendo tutta casa!
Ma mi sarei messa in una fase di attacco che avrebbe scatenato in lui una reazione contraria e avremmo cominciato un tira e molla fino a che lui non sarebbe andato a lavarsi i piedi ma borbottando e stando in conflitto per tutta la sera.
Per cui mi sono domandata quale fosse la strategia migliore per ovviare a questo mio problema, la non sopportazione, causato dai suoi piedi.
Ho usato inizialmente messaggi in prima persona: fede mi sento davvero male nel sentire questa puzza, mi viene la nausea e non riesco a cucinare con questo odore per casa, poi ho fatto leva sul senso di convivenza e di rispetto di tutti proponendogli di mettersi lui al nostro posto. Ci è voluto un po' di questi discorsi ma alla fine si è alzato e si è andato a lavare i piedi e non perché io glielo ho ordinato o detto (io non l'ho mai detto esplicitamente, in questi discorsi, che doveva andare in bagno a lavarsi), ha capito da solo cosa doveva fare.
Ho risolto la situazione senza entrare in conflitto con lui. E' faticoso moooolto faticoso, perchè mi devo controllare, la prima reazione sarebbe altro, ma gli effeti prodotti sono talmenti più efficaci e non conflittuali che mi impegno a cercare sempre di fare queste analisi prima di partire in quarta.