tati wrote:E non si preclude nulla; mio marito lavora 5 giorni a settimana, e lo stipendio è di 2 700/2 800 euro al mese.
Fa l’ imbianchino. Certo, non in ITALIA, dove prenderebbe magari 800 euro.
Per quello dico che da noi c’è anche un opportunità in più, ed è una fortuna avere quest’ opportunità, avere un mondo dove ancora serve e viene cercato continuamente personale.
Tati, si torna al solito punto. Questo vale a patto che i tuoi figli restino a vivere dove siete ora. Perché se per un qualsiasi motivo volessero/dovessero spostarsi, le cose cambierebbero, e non poco. In una società sempre più mobile, il non potersi muovere può diventare molto penalizzante.
Cmq, al di là del discorso economico, chi non ha un titolo di studio di fatto ha meno facilità a cambiare lavoro. Nel tuo esempio di Lele, c'è da augurarsi che gli piaccia sempre fare l'imbianchino o mestieri simili, perché se un giorno decidesse di fare altro sarebbe dura cambiare. Non ne faccio solo un discorso economico, ma anche appunto un discorso di flessibilità lavorativa.
Senza considerare che secondo me il vecchio modo di dire che sembra tanto banale, lo "studiare ti apre la mente" ha un suo valore. Io ovviamente ho dimenticato tante cose studiate, ma credo che mi sia rimasta una generale capacità di approfondimento e un metodo nell'imparare cose nuove. Esempio cretino: recentemente al lavoro ho dovuto imparare una parte di contabilità. Mai fatto contabilità in vita mia. Ho imparato senza grosse difficoltà. Il mio capo mi ha chiesto "ma com'è che per te la contabilità è facile e per me no?". Ho glissato, i motivi possono essere tanti e svariati, ma il dato di fatto è che io ho una laurea e lui ha la quinta elementare, forse l'aver dovuto lasciare la scuola tanto presto e l'aver fatto per tanti anni lavori abbrutenti ha a che fare con la sua mancata elasticità mentale.