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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?
Posted: Sat Nov 21, 2015 1:50 pm
by Trilli
Non sono emarginati nel senso che diamo noi alla parola.
Sono in una terra di mezzo, perché hanno qualifiche, titoli di studio, ma non riescono a stare al pari con i coetanei francesi o belgi, i cui curriculum passano sempre avanti ai loro.
Il fatto di vivere in banlieue abitate da soli stranieri accresce l'estraneità e il risentimento. Pochi, per fortuna, passano dai pensieri ai fatti.
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?
Posted: Sat Nov 21, 2015 1:56 pm
by renocchia
Ho letto la storia di questa Fatima, una delle menti terroristiche.
Ebbene non viveva in nessuna periferia ma in una città anche facoltosa.
Torre del Greco a Napoli.
Si è convertita ed è andata in Siria ad addestrarsi alle armi.
Mi dispiace ma spesso spessissimo non ci sono storie di emarginazione e prevaricazione come vorremmo leggere noi.
Io non leggo di risentimento economico nelle storie di chi decide di farsi saltare in aria.
Le armi che hanno costano anche, e tanto eh.
Mo spiace ma non riesco a vederli come poracci ai quali abbiamo distrutto sogni con il nostro capitalismo.
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?
Posted: Sat Nov 21, 2015 2:47 pm
by Trilli
Ripeto non sono poveracci o emarginati.
Magari hai un buon posto di lavoro ma promuovono quello che ha un cognome francese invece che te.
Magari questa Fatima era una squilibrata visto che aveva manifestato più volte pensieri suicidari.
Ammettiamolo, fra l'idraulico Francesco e l'idraulico Yassine quanti di noi chiamerebbero il secondo?
Questo secondo me è vissuto peggio in Francia perché lì i mussulmani hanno dovuto, come tutti, laicizzarsi.
Qui è diverso.
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