Caterina wrote:Uh, ma qui è pieno di gente che si prende l'audi all road a rate di 30 anni pur di farsi vedere con la macchinona! Non è niente di nuovo. Ma non è gente che sta male. E' gente che sta male di testa, quello sì.
Ecco: quando sento questo tipo di gente lamentarsi dell'esiguità delle loro finanze, non ti dico quanto mi girano.
Ho letto tutto anch'io ed entro nel post partendo da questi ultimi inteventi. Ma allora qui bisogna scindere il problema. Perchè ci sono catergorie di persone che, come dice Cate, sono povere da generazioni, e solo qualcuna di loro riuscirà a spezzare la catena e fare il salto di qualità (e questo non sembrerebbe nè il periodo nè il Paese adatto per farlo....). E qui, massima solidarietà perchè questa situazione la subisci, non te la cerchi. E ci sono persone, fatemi dire il "ceto medio", che male non stanno, e non navigano neppure nell'oro; e se si vogliono togliere sfizi senza poi poterselo permettere sono fatti loro; non credo stia a noi giudicare, anche se molte volte ci viene da chiederci come fa Tizio a cambiare la macchina ogni anno o come fa Caio ad avere 8 Iphone, la casa la lago e tutto l'armadio griffato. Vuole e può? Non fa bene, fa STRABENE. Vuole e non può ma lo fa lo stesso? Beh, allora è solo un povero stolto. Ma ribadisco, noi non dovremmo giudicare, anche se molte volte ci viene comodo, facile o lo facciamo solo per invidia (capita anche a me, di giudicare le persone dal loro stile di vita. eh. Mica lancio il sasso e nascondo la mano. Solo che mi sforzo di NON farlo).
apepigra wrote: Arrivo anche io, ho letto e parto da qui. Prima di tutto il quando ho letto "finalmente entro in una 48", potendo, avrei abbracciato la renocchia con i lacrimoni, sarà perché ho un'amica che ha la 38-40 e si lamenta con me della sua grassezza (al che io ribatto con: "stai continuando la psicoterapia?"). Riguardo al merito, anche io l'ho preso come un post di esultanza scritto da una persona che ha fatto una spesa riconosciuta da lei stessa come esagerata malgrado non oltre i propri mezzi. Mi trovo d'accordo con l'osservazione di Ema, che vedo però dalla prospettiva opposta: sembra che fare l'imprenditore sia un reato. E più l'impresa è grande, peggio è vista. Quante volte sento dire "le multinazionali badano al profitto!" ovvio, se no cosa ci stanno a fare? La produzione non deve essere remunerata? Il rischio d'impresa non deve essere ricompensato a parte? E aggiungo un'altra osservazione: da questa discussione sembra quasi che oggi ci sono tanti poveracci "per colpa della crisi" che fanno fatica a sopravvivere, non a scegliere gli stivali della marca preferita. Beh, io ho il ricordo preciso delle numerosissime volte che ho visto gente dal reddito normale o modesto che sosteneva spese folli per poter ostentare degli status symbol. E credo che molti di quei poveretti del giorno d'oggi di cui parlate siano tali per non essersi contenuti nelle spese negli anni prima.
Ollallà. Questa affermazione è pesantissima. Ma che razza di discorso è??? C'è gente che non ha MAI avuto niente. Generazioni di padri che non hanno potuto lasciare niente ai figli, e via così di generazione in generazione. Mio suocero a mio marito non lascerà NIENTE. Ma NIENTE. In banca non hanno NIENTE. E se hanno soldi per mangiare è perchè lavorano. Ma in Basilicata, attenzione attenzione, c'è appena stata una grossa esondazione del Basento (o del Bradano?), quindi per i contadini sono cazzi grossi. Se succede qualcosa in estate, sono cazzi ancora più grossi. Ragà su, non diciamo cavolate. Per essere poveri non bisogna per forza aver sperperato i miliardi in borsa, eh?
Concordo con te è un'affermazione terribile, scusa ma è brutta.
"Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare." Edoardo Galeano "Se soffi su una scintilla, si accende; se vi sputi sopra, si spegne;
eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca." dal libro del Siracide Sono una mamma di cuore…
sono una mamma balia, la seconda, quella che arriva dopo ma che resta,
non mi porterà via vento né onda, non mi farà sparire la tempesta.
I nostri anni a lettere di fuoco, han scritto chi sei tu e chi sono io,
nel mio cuore io sono la tua mamma e tu sarai per sempre figlio mio! Il ranocchio ha 3 anni!