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Posted: Wed Nov 24, 2010 10:44 am
by Scrj
Ci torno meglio più tardi.

Solo una cosa ema: credo che l'uncia sia parlarci (magari con lei...tra donne forse c'è meno imbarazzo) e dirle i tuoi imbarazzi, magari sarà lei stessa a indirizzarti sul comportamento.
La mia amica ha fatto così, e io gliene sono stata molto grata.
Non sono argomenti da evitare (se sono loro i primi a non farlo), ma certo vanno trattati con la massima discrezione.
E parlarne con lei potrà aiutarti a capire come approcciarli.

Ma ci torno dopo

Posted: Wed Nov 24, 2010 11:02 am
by emamè
Scrj wrote:Ci torno meglio più tardi.

Solo una cosa ema: credo che l'uncia sia parlarci (magari con lei...tra donne forse c'è meno imbarazzo) e dirle i tuoi imbarazzi, magari sarà lei stessa a indirizzarti sul comportamento.
La mia amica ha fatto così, e io gliene sono stata molto grata.
Non sono argomenti da evitare (se sono loro i primi a non farlo), ma certo vanno trattati con la massima discrezione.
E parlarne con lei potrà aiutarti a capire come approcciarli.

Ma ci torno dopo


grazie, faccio tesoro e attendo dopo.

Posted: Fri Nov 26, 2010 10:01 am
by Scrj
Eccomi qui.
Allora, come dicevo secondo me l'approccio più corretto è quello "sincero".
Ti parlo per esperienza personale, ho una grandissima amica (di quelle che consoci da anni, con le quali sei cresciuta insieme, una sorella) che aveva il tuo stesso problema: come parlarne senza ferirla? Come starle vicino senza essere invadente e farla soffirire?
Semplicemente...me l'ha chiesto e mi ha detto che, se io non ne avessi voluto parlare, lei non mi avrebbe chiesto nulla.
E io ho apprezzato moltissimo questa sua sincerità, questo suo mettersi a mia disposizione, sempre e comunque.
Piano piano mi sono sbloccata con lei, ho iniziato a raccontarle delle visite, anche di quelle più delicate e/o invasive, ci siamo commosse insieme, mi ha consolata quando avevo paura, mi ha tranquillizzata dicendo che lei non avrebbe mai avuto neanche il coraggio di iniziasre un percorso così impegnativo.
Mi ha fatto sentire BRAVA, CORAGGIOSA, AMATA.
Non mi ha mai compatito, ma ha sofferto e nei momenti più duri, quando ero giù di tono mi ha "cazziata" e fatta sentire brava.
E ora ci scherziamo pure.
Tipo l'altro giorno mi manda un sms: "se dovessi rinascere io sposo te, basta uomini!"
E la mia risposta: "io ci sto....tanto so pure come si fanno figli senza pisello!"
E giù a ridere.
Parla con lei, chiedile di cosa ha davvero bisogno, non fare finta che questo problema, questa difficoltà non esista perchè rischi di farla sentira ancora più sola e sfigata.
Mettiti a sua disposizione in maniera discreta.
Con me ha funzionato.
Un bacio, Ema.