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Re: RE: Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare

Posted: Thu Sep 29, 2016 1:15 pm
by Trilli
tati wrote:Speravo che la seconda fosse iniziata meglio uff.

Leggendoti secondo me problemi di disgrafia o simili non ce ne sono, lo trovo più un problema emotivo sinceramente.
Deve imparare a non scattare, e non arrabbiarsi. Non facile eh, ma secondo me è questo.

(ot, posso fare una domanda? a trilly soprattutto ma anche a chi sa... mio nipote, in quinta elementare, ancora non riesce ad impaginare nulla. Matematica se ha 5 moltiplicazioni ne fa una giusta, poi la seconda in basso a destra, la terza in alto a sinistra, magari la quarta in centro... idem con i testi. Scrive 4 righe magari poi lascia spazi, poi torna indietro. Cosa si può fare? ... scusa Paola)

Ma le maestre non hanno mai attivato alcun intervento, vedendo che non è in grado di organizzare gli spazi?

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Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare

Posted: Thu Sep 29, 2016 1:19 pm
by Luna
vic wrote:posso fare un appunto alle maestre di Manuel?
ok lo faccio.
perchè mettono i bimbi a segnare buoni e cattivi alla lavagna? sanno che che i bimbi vanno a simpatia , sanno che Manuel e probabilmente anche altri ci restano male...evita certe CAZZATE!!
poi se i bimbi segnano buoni e cattivi vuol dire che tu maestra sei fuori...e fuori non ci puoi andare lasciando la classe incustodita!! conosco bene il mestiere e le dinamiche della scuola...



ecco, questo l'ho notato anche io!!!
Scrivere buoni e cattivi alla lavagna non mi sembra una cosa positiva..... sia perché i bambini vanno a simpatia, sia perché non mi sembra un sistema educativo....
si faceva quando andavo alle elementari io circa 40 anni fa!!!!

per non parlare del fatto che non si dovrebbe mai lasciare la classe incustodita!!!

Re: RE: Le difficoltà a scuola 1 elementare

Posted: Thu Sep 29, 2016 1:30 pm
by Trilli
Pol&son wrote:


Mi ripeto la domanda. È davvero un mio lavoro, ho le competenze?

Onestamente, non sarebbe (solo) un tuo lavoro.
Di fronte a evidenti difficoltà di un bambino/ragazzo è dovere dell'insegnante proporre un percorso, che sia di consulenza psicopedagogica o presso una NPI. È dovere dell'insegnante seguire questo percorso incontrando gli specialisti per cogliere strategie e suggerimenti. La famiglia collabora, attuando a casa le strategie adeguate e (in caso di disturbi dell'apprendimento) mettendo a disposizione del figlio gli strumenti compensativi e dispensativi necessari e supportandolo nei compiti a casa.



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