vinziana wrote:Quando ho fatto la seduta, il fastidio fisico l'ho localizzato nella gola. Era infuocata, piena di lame. Un vulcano pronto a vomitare rabbia, parole cattive, volgari e sprezzanti. Ad urlare, soprattutto.
E dopo averci lavorato era come se avessi inghiottito miele, come se fossi ritornata alle sedute di logopedia fatte per il coro, come mi sentivo dopo aver fatto vocalizzi, o aver cantato, con la gola e tutto il corpo rilassati, con leggerezza nel cuore.
Da quel giorno ho ripreso gli esercizi di respirazione diaframmatica, per rifugiarmici quando sento la rabbia salire in gola.
Sì Monica, avevi ragione, è un bene scrivere queste sensazioni, e anche condividerle
Io inizialmente il peso lo sentivo sullo stomaco. E aver compreso questo per me è stato illuminante: ho capito perché da bambina ero perennemente malata, avevo quotidianamente mal di stomaco, che tutti si preoccupavano di lenire con farmaci, bombardandomi di visite specialistiche anche piuttosto fastidiose. Adesso, con la sensibilità di un'adulta che sa guardare oltre, capisco che quella bambina aveva soltanto bisogno di essere ascoltata, che portava un peso troppo grosso da digerire per la sua tenera età.
Già, scriverne è una buona medicina.
Ci abbracciamo?
