Svezzamento, eccoci qua

[Weinà]

Boh io non so neanche se si possa chiamare autosvezzamento perché pare che per essere definito tale non si debba proporre cibo né imboccare, mentre io di fatto ogni tanto propongo e se vuole la imbocco ma non insisto mai. Boh, vabbè non mi interessa rientrare in un determinato schema (autosvezzamento/svezzamento classico), quindi va bene così, spero. Grazie Anto!


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[Chiara]

io ricordo con orrore una vacanza in montagna con il collega del marito, la sua morosa volpe e la bimba di cinque mesi.
Biberon alla mattina, poi più niente in modo che facesse fame, poi pappetta di verdure a sta povera creatura che non stava seduta da sola e non gliene fregava un cavolo (appunto) di mangiare la pappetta. (Sull'estroflessione non so perchè non ho ancora capito bene di cosa si tratta, di certo il cucchiaino doveva fare parecchia forza per entrare in bocca....) Quantità? un piatto da minestra.

Pianti sputi e pianti, e via di canzoncina, aeroplanino, minaccia (pure quella) per due ore di orologio. Quando la pappa era finita allora si poteva fare la pasta per i grandi.

E tutto perchè dopo quattro mesi sarebbe andata all'asilo nido, insomma bisognava arrivare preparati!!

Poi pomeriggio frutta cotta delle vaschette (quelle dorate), arrivava sera e di nuovo pappetta e stessa menata, forse alle 10 le davano un mezzo biberon perchè povera deve stare sotto antibiotico fino ai 3 anni (ha mi pare un reflusso urinario) e glielo scioglievano lì.

Ecco, lì ho capito come NON bisogna fare.

[Tropical]

Povera bimba.