Lucia76 wrote:Anche secondo me gli hai spiegato bene, pur essendo un concetto e un'applicazione molto difficile.
Mi chiedo però perché non scriva le parole dettate. Se questo è dovuto a difficoltà tipo dislessia (e in effetti se fosse il suo caso ad esempio il dettato non andrebbe fatto) allora il discorso cade perché non dipenderebbe da un suo volere.
Quando inizia a scrivere e quando legge non fa nessun tipo di errore… Secondo me e anche secondo le maestre è esclusa
Ciò non toglie che chiederò alla neuropsichiatra di verificare.
Da cosa dipende esattamente non lo so. È questo il gancio che mi manca
Devo anche dire però che i primi giorni di scuola faceva uguale quando doveva cominciare a vestirsi, quando doveva camminare da solo per arrivare a scuola. Si perdeva, giocava, si distraeva
Qualche giorno di spiegazione e di insistenza e adesso si veste in due minuti… E questo è il paragone che gli ho fatto questa mattina
Se io riuscissi a sapere qual è il blocco che gli impedisce di lavorare potrei davvero aiutarlo
Per questo sono sempre più decisa andare privatamente da un psicoterapeuta infantile, quelli che tramite disegni colori e altro riescono a vedere oltre… Di questo parlerò domattina con la psicologa dell'età evolutiva
Io i passi in avanti li vedo e ci credo. Mi capita spesso di avere sottomano quaderni degli amichetti e vedo tanti errori.
Addirittura questo che ha sbagliato le sequenze crescenti e decrescenti e ha preso bravissimo… Sono un po' basita ma non sono una maestra
Comunque secondo me è proprio lo scatto iniziale, qualcosa che gli dice di non lavorare, forse la paura di non essere bravo, o semplicemente il confronto… Oppure qualcosa di più. Però come dicevo sia per il vestirsi che per l'andare spedito in classe è bastato parlare
Vediamo oggi come va