apefiore wrote:me lo ha praticamente detto;
loro preferiscono inserire in un contesto simile al nostro (in presenza di figli dello stesso sesso), bimbi di sesso opposto.
non le ho chiesto il motivo, ma mi incuriosisce saperlo.
abbiamo appuntamento giovedì prossimo con la responsabile e cercherò di razionalizzare delle domande.
anzi..si accettano suggerimenti..
Nell'adozione, ma immagino sia ugualmente valido per l'affido, dato che l'inserimento in famiglia è analogo, hanno visto che quando il bimbo che arriva è di sesso opposto rispetto al "gruppo bimbi" che c'è già in famiglia si stemperano alcune situazioni di conflitto e in genere è più facile inserire un bimbo/a che si muove con dinamiche/interssi diversi dai bimbi (di sesso opposto) già presenti.
Un po' come dire che i bimbi che ci sono già, dello stesso sesso, sono già un gruppo "compatto": se il bimbo nuovo è dello stesso sesso viene visto un po' come un intruso, mentre se è di sesso opposto viene visto comunque come "diverso" e si mettono in moto dei meccanismi differenti, di maggiore tolleranza.
Questo quanto mi ha spiegato un giudice del settore adozioni del Tribunale dei minori di Milano, e da esperienze di amici e conoscenti ho visto che è opinione diffusa anche tra gli enti che seguono l'abbinamento dei bimbi stranieri: in genere tendono a suggerire (allo stato straniero che fa l'abbinamento) di seguire questa "strategia".