Posted: Thu Feb 26, 2009 12:52 pm
No la mamma non è infallibile
In quel momento (di rabbia, che magari era l’ultimo dopo tanti sopiti, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, capita a tutti) ci stava la punizione. A freddo poi ci si pensa, la notte porta consiglio ecc.
Non mi sembra una punizione per cui ci si debba scusare (una parolaccia fuori luogo, una manata, quello si. Anche perché va al di la dei nostri insegnamenti e far capire che si è capito di aver sbagliato è sacrosanto). A mio avviso è una punizione con cui si può prendere spunto per un ragionamento più ampio….ovvio che se poi la sera mamma e papà stanno nel pc anziché guardare un film insieme, la cosa non rende (ipotizzo ovviamente)
Leggo che Anna soffre per il suo peso. Avete provato a impostare un regime alimentare che la possa aiutare? Avete pensato ad un cambiamento di look, qualche vestito nuovo che possa invogliarla a piacersi di più? Fare quelle cose che rendono complici mamma e figlia tipo lo shopping, la ceretta, la parrucchiera, la french manicure?
Dimenticavo. Anche far capire che ad ogni azione c’è una reazione credo che sia un principio da far apprendere.
Non una cosa tipo: se non studi la mamma si arrabbia. Ma portare esempi concreti. Anna si è pentita della scelta scolastica fatta? Provate a farle vedere che per fare qualunque lavoro ormai serve specializzarsi e quindi questi cinque anno non le serviranno per fare la maestra tutta la vita, ma semplicemente per avere la base di partenza per poi fare quello che veramente le interessa. Oggi giorno ci sono “semplici cassiere di supermercato” che hanno accettato il lavoro anche se sono laureate. E hanno comunque dovuto superare delle selezioni molto performanti. Figuriamoci se non hai un minimo di preparazione. So che è dura per un adolescente (io ero esattamente come Anna) ma ritengo che i miei (soprattutto mio padre) non sia mai riuscito a mettersi in sintonia con me. Per quello prima parlavo di genitori che giudicano.
In quel momento (di rabbia, che magari era l’ultimo dopo tanti sopiti, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, capita a tutti) ci stava la punizione. A freddo poi ci si pensa, la notte porta consiglio ecc.
Non mi sembra una punizione per cui ci si debba scusare (una parolaccia fuori luogo, una manata, quello si. Anche perché va al di la dei nostri insegnamenti e far capire che si è capito di aver sbagliato è sacrosanto). A mio avviso è una punizione con cui si può prendere spunto per un ragionamento più ampio….ovvio che se poi la sera mamma e papà stanno nel pc anziché guardare un film insieme, la cosa non rende (ipotizzo ovviamente)
Leggo che Anna soffre per il suo peso. Avete provato a impostare un regime alimentare che la possa aiutare? Avete pensato ad un cambiamento di look, qualche vestito nuovo che possa invogliarla a piacersi di più? Fare quelle cose che rendono complici mamma e figlia tipo lo shopping, la ceretta, la parrucchiera, la french manicure?
Dimenticavo. Anche far capire che ad ogni azione c’è una reazione credo che sia un principio da far apprendere.
Non una cosa tipo: se non studi la mamma si arrabbia. Ma portare esempi concreti. Anna si è pentita della scelta scolastica fatta? Provate a farle vedere che per fare qualunque lavoro ormai serve specializzarsi e quindi questi cinque anno non le serviranno per fare la maestra tutta la vita, ma semplicemente per avere la base di partenza per poi fare quello che veramente le interessa. Oggi giorno ci sono “semplici cassiere di supermercato” che hanno accettato il lavoro anche se sono laureate. E hanno comunque dovuto superare delle selezioni molto performanti. Figuriamoci se non hai un minimo di preparazione. So che è dura per un adolescente (io ero esattamente come Anna) ma ritengo che i miei (soprattutto mio padre) non sia mai riuscito a mettersi in sintonia con me. Per quello prima parlavo di genitori che giudicano.