Filastrocche & co :-)

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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druuna
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Re: Filastrocche & co :-)

Post by druuna »

Questa la cantava mia nonna e poi mia mamma a Fabio. E su internet si trova tutta la poesia che è lunghissima

Batte il pian d'Estremadura
indomabile un destrier;
tristo è il regno e n'han paura
duchi, prenci e cavalier.

"Chi gli ponga freno e sella,
pur ch'ei sia di nostra fé,
sarà sposo d'Isabella,
sarà genero del re".

Così va di terra in terra
proclamando un banditor;
da sei mesi son ch'egli erra,
né comparve il prode ancor.

Di Granata e di Castiglia
le contrade visitò,
vide Cadice e Siviglia,
Tago e Duro valicò.

D'Ovïedo e di Pamplona
trascorrea le piazze invan,
e la Murcia e l'Aragona
e il bel suolo catalan.

Ma un oscuro di Biscaglia,
ricco sol del proprio cor,
si profferse alla battaglia
col selvaggio corridor.

Ai magnati parve strano
quel coraggio e lo beffar:
- Se non hai la striglia in mano
l'arte tua non potrai far. -

Non rispose, ma contenne
la giusta ira dentro sé!
ed attese finché ottenne
d'esser tratto innanzi al re.

Quivi giunto tal ragiona
(ma pria il capo si scoprì):
- È egli ver, Sacra Corona,
ciò che intesi da più dì ?

Che chi ponga freno e sella
a un destrier che terror dà,
sarà sposo d'Isabella
e tuo genero sarà ? -

- È mio bando quel che sode -
la risposta fu del re;
- questo il premio sia del prode
pur che sia di nostra fé. -

Tacque appena, che il valente
mosse pronto pel sentier,
dove appar più di sovente
l'indomabile destrier.

Ecc ecc
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Babina
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Re: Filastrocche & co :-)

Post by Babina »

druuna wrote:Questa la cantava mia nonna e poi mia mamma a Fabio. E su internet si trova tutta la poesia che è lunghissima

Batte il pian d'Estremadura
indomabile un destrier;
tristo è il regno e n'han paura
duchi, prenci e cavalier.

"Chi gli ponga freno e sella,
pur ch'ei sia di nostra fé,
sarà sposo d'Isabella,
sarà genero del re".

Così va di terra in terra
proclamando un banditor;
da sei mesi son ch'egli erra,
né comparve il prode ancor.

Di Granata e di Castiglia
le contrade visitò,
vide Cadice e Siviglia,
Tago e Duro valicò.

D'Ovïedo e di Pamplona
trascorrea le piazze invan,
e la Murcia e l'Aragona
e il bel suolo catalan.

Ma un oscuro di Biscaglia,
ricco sol del proprio cor,
si profferse alla battaglia
col selvaggio corridor.

Ai magnati parve strano
quel coraggio e lo beffar:
- Se non hai la striglia in mano
l'arte tua non potrai far. -

Non rispose, ma contenne
la giusta ira dentro sé!
ed attese finché ottenne
d'esser tratto innanzi al re.

Quivi giunto tal ragiona
(ma pria il capo si scoprì):
- È egli ver, Sacra Corona,
ciò che intesi da più dì ?

Che chi ponga freno e sella
a un destrier che terror dà,
sarà sposo d'Isabella
e tuo genero sarà ? -

- È mio bando quel che sode -
la risposta fu del re;
- questo il premio sia del prode
pur che sia di nostra fé. -

Tacque appena, che il valente
mosse pronto pel sentier,
dove appar più di sovente
l'indomabile destrier.

Ecc ecc



Ellapeppa! Sembra una canzone di De Andrè! :)
Che memoria a ricordarla tutta Druuna!
Nico 16/12/2005
Luca 22/07/2010
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druuna
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Re: R: Filastrocche & co :-)

Post by druuna »

Ho fatto copia incolla [emoji4]
Ma solo dell'inizio....
Cmq io ne cantavo un altro bel po'
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