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Posted: Tue Oct 28, 2008 3:06 pm
by lenina
Solange wrote:Beh, no. La medicalizzazione (eccessiva) non e' priva di rischi. L'induzione stessa ha dei rischi cosi' come ha dei rischi la rottura delle membrane, come ha dei rischi il taglio precoce del cordone.
I rischi sono minimi pero' chissa' come mai quando si parla di epidurale i rischi sono minimi mentre quando si parla di VBAC (in cui puo' esserci la rottura dell'utero che e' rara quanto l'ipossia fetale causata dall'ossitocina) i rischi sono grandissimi.


Gli eccessi hanno sempre rischi.
La medicalizzazione in se magari no o non troppi (dove medicalizzazione è già il semplice fatto di partorire da sdraiata perchè così il medico vede meglio).

Sulla VBAC concordo con te ed è un terreno su cui discuto spesso, perchè non capisco perchè sia così raro e perchè sia così forte la leggende (non più verità perchè ormai non è più verita) che dopo un cesareo bisogna fare tutti cesarei.

Poi in realtà concordo in tutto con te.

Mi rendo conto però che all'atto pratico togliere questo alone di mistero, malattia, bisogno di cure che si è instaurato intorno alla gravidanza è veramente difficile perchè è lo stesso personale sanitario a metterti paura spesso.

Posted: Tue Oct 28, 2008 3:15 pm
by Solange
lenina wrote:Mi rendo conto però che all'atto pratico togliere questo alone di mistero, malattia, bisogno di cure che si è instaurato intorno alla gravidanza è veramente difficile perchè è lo stesso personale sanitario a metterti paura spesso.


Pero' ci dobbiamo provare senza stancarci cosi' come non ti stanchi di parlare di allattamento o di co-sleeping o del fatto che un bambino che si sveglia di notte e' normale.

Posted: Tue Oct 28, 2008 3:18 pm
by lenina
Solange wrote:Pero' ci dobbiamo provare senza stancarci cosi' come non ti stanchi di parlare di allattamento o di co-sleeping o del fatto che un bambino che si sveglia di notte e' normale.


Hai ragione.
Anche se lo vedo un campo ancora più difficile.
Perchè comunque i medici (così come anche i pediatri quando si parla di allattamento) giocano molto con le nostre paure.

Solo che un discorso è un bimbo che cresca un po' più o un po' di meno.
Un discorso la paura che il bimbo subisca danni irreversibili (che poi spesso i danni siano dovuti alla medicalizzazione è una cosa poco conosciuta)

Il primo passo sarebbe andare alla consapevolezza del fatto che buona parte dei cesarei sono evitabili e che se se è fatto un cesareo si può fare un parto naturale.

Ma se il ginecologo parla ad alta voce dei rischi di rottura dell'utero e fa solo firmare per quelli legati al cesareo (che sono di più) allora non è un terreno impervio.