Mi spiace leggere di questi alti e bassi, avete ancora molta da strada da fare ma hai centrato la chiave di lettura.
Sai che mi ha fatto pensare le bugia che ha trascinato in classe?
Dire che ha ucciso una delle due mamme è una chiara trasposizione dei due padri, di cui uno non. Ma perché parla di mamme? Scusa se faccio psicologia da due soldi, ma il nodo portati essere anche tu, magari inconsapevolmente Per lui.
Le difficoltà a scuola 1 elementare
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Re: RE: Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Pol&son wrote:Io da quello che ho capito la vede così a prescindere. Perché comunque due o tre volte avevamo parlato e io le avevo spiegato nell'assenza di questa persona. Però… Appena riesco ad avere l'appuntamento con la psicologa ma sicuramente affronteremo il punto
Invece una cosa che accentrato e che io non avevo valutato, e che Manuel si sentiva l'unico nella sua classe in questa situazione, per quello che si sentiva isolato. E invece gli è stato spiegato che magari tanti bimbi non lo raccontano però questa situazione di genitori separati è molto comune. Infatti io gli ho detto che ci sono due bambini che il papà proprio non ce l'hanno, portano il cognome della mamma. E lui si è sentito meno solo, illuminato negli occhi
Non so Paola. Io la vedo più come la psicologa. Indubbiamente è difficile accettare che un padre non ti voglia, ma (per restare nella metafora) se non ti prendi cura della pianta quotidianamente e la pianta ne soffre, è colpa tua, non della pianta. E a poco varrebbe dire che ami quella pianta anche se non la innaffi mai.
Magari in questo momento Manu si sentirebbe meglio, ma è un bambino perspicace, e non ci impiegherebbe molto a capire che è una bugia. Finirebbe, forse, per trovarsi in mezzo al guado in un'età più rischiosa di questa.
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Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Milena wrote:Mi spiace leggere di questi alti e bassi, avete ancora molta da strada da fare ma hai centrato la chiave di lettura.
Sai che mi ha fatto pensare le bugia che ha trascinato in classe?
Dire che ha ucciso una delle due mamme è una chiara trasposizione dei due padri, di cui uno non. Ma perché parla di mamme? Scusa se faccio psicologia da due soldi, ma il nodo portati essere anche tu, magari inconsapevolmente Per lui.
In che modo? Io sono più che aperta chiavi di lettura che non riesco a vedere
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Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Trilli wrote:Pol&son wrote:Io da quello che ho capito la vede così a prescindere. Perché comunque due o tre volte avevamo parlato e io le avevo spiegato nell'assenza di questa persona. Però… Appena riesco ad avere l'appuntamento con la psicologa ma sicuramente affronteremo il punto
Invece una cosa che accentrato e che io non avevo valutato, e che Manuel si sentiva l'unico nella sua classe in questa situazione, per quello che si sentiva isolato. E invece gli è stato spiegato che magari tanti bimbi non lo raccontano però questa situazione di genitori separati è molto comune. Infatti io gli ho detto che ci sono due bambini che il papà proprio non ce l'hanno, portano il cognome della mamma. E lui si è sentito meno solo, illuminato negli occhi
Non so Paola. Io la vedo più come la psicologa. Indubbiamente è difficile accettare che un padre non ti voglia, ma (per restare nella metafora) se non ti prendi cura della pianta quotidianamente e la pianta ne soffre, è colpa tua, non della pianta. E a poco varrebbe dire che ami quella pianta anche se non la innaffi mai.
Magari in questo momento Manu si sentirebbe meglio, ma è un bambino perspicace, e non ci impiegherebbe molto a capire che è una bugia. Finirebbe, forse, per trovarsi in mezzo al guado in un'età più rischiosa di questa.
Io infatti sono concorde con la psicologa. Che se non ti prendi cura della pianta, la pianta muore ed colpa tua ( cioè del padre)
Non sono per niente è concorde nel raccontare ad un bambino come Manuel una bugia
Quando raccontai, i primi mesi, che Pasquale era un amico, lui sentiva la differenza e si sentiva preso in giro da me. E la sua rabbia era aumentata
Questa neuropsichiatra che applica un metodo generale a un bambino specifico non mi piace. Per questo ho bisogno di un confronto veloce con la mia psicologa…
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Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Pol&son wrote:forse gli potrei dire come mi aveva suggerito: a papà non è stato insegnato da piccolo ad essere un buon padre per cui fa un po' fatica. Dovrebbe fare di più ma probabilmente non ci riesce. Allora prendiamo quello che di buono fa una volta ogni cinque mesi. Porta nel cuore i momenti che condividete però impara ad essere un padre migliore tu prendendo esempio da altre persone. Ecco questo è un discorso che gli vorrò fare
Anch'io non condivido il discorso della neuropsichiatra, dà forse sollievo nell'immediato, ma crea problemi più grossi sul lungo termine (per certo mina la tua affidabilità, e TU sei il genitore presente al 1000%)
L'abbandono ovviamente è un argomento centrale nell'adozione, e anche lì tutti concordano nella necessità di raccontare la verità (con modalità e tempi adatti a ogni bambino, certo, ma piuttosto partire da una piccola parte della verità e poi aggiungere man mano che il bimbo cresce; mai partire con un falso e poi correggerlo).
Secondo me il "non è/era capace di essere genitore" è sempre un buon punto di inizio, e non è mai falso.
Poi nel tempo si può andare più a fondo...
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Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Scusami, rileggendomi mi accorgo che il correttore ha incasinato un concetto già di difficile trasposizione.
La bugia sulle mamme è strana considerando che tecnicamente ha "due" padri visto l'affetto che ha per Pasquale.
Perché metterci la mamma?
Non sono assolutamente in grado di andare oltre, però può essere uno spunto interessante con la psicologa.
Mi sembra che tu e non padre siate separati da quando Manu ê piccolissimo, mi fa tenerezza come lui abbia vissuto ed elaborato questa assenza a 360 gradi. Mi fa ragionare sull'immensa responsabilità che abbiamo noi genitori M
La bugia sulle mamme è strana considerando che tecnicamente ha "due" padri visto l'affetto che ha per Pasquale.
Perché metterci la mamma?
Non sono assolutamente in grado di andare oltre, però può essere uno spunto interessante con la psicologa.
Mi sembra che tu e non padre siate separati da quando Manu ê piccolissimo, mi fa tenerezza come lui abbia vissuto ed elaborato questa assenza a 360 gradi. Mi fa ragionare sull'immensa responsabilità che abbiamo noi genitori M
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Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Ha messo di mezzo la mamma perché è una certezza probabilmente… Mercoledì sono dalla psicologa quindi glielo dirò sicuramente
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Re: RE: Re: Le difficoltà a scuola 1 elementare
Azur wrote:Pol&son wrote:forse gli potrei dire come mi aveva suggerito: a papà non è stato insegnato da piccolo ad essere un buon padre per cui fa un po' fatica. Dovrebbe fare di più ma probabilmente non ci riesce. Allora prendiamo quello che di buono fa una volta ogni cinque mesi. Porta nel cuore i momenti che condividete però impara ad essere un padre migliore tu prendendo esempio da altre persone. Ecco questo è un discorso che gli vorrò fare
Anch'io non condivido il discorso della neuropsichiatra, dà forse sollievo nell'immediato, ma crea problemi più grossi sul lungo termine (per certo mina la tua affidabilità, e TU sei il genitore presente al 1000%)
L'abbandono ovviamente è un argomento centrale nell'adozione, e anche lì tutti concordano nella necessità di raccontare la verità (con modalità e tempi adatti a ogni bambino, certo, ma piuttosto partire da una piccola parte della verità e poi aggiungere man mano che il bimbo cresce; mai partire con un falso e poi correggerlo).
Secondo me il "non è/era capace di essere genitore" è sempre un buon punto di inizio, e non è mai falso.
Poi nel tempo si può andare più a fondo...
Ecco, bravissima. Avrei voluto esprimermi così bene
