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Posted: Fri Jul 17, 2009 9:36 pm
by mammamartina
babbo carmelo wrote:Voi donne in generale siete portate a riconoscere qualità migliori nel vostro stesso sesso
e relagate spesso a inutile orpello riproduttivo
la controparte maschile
magari solo a parole e non nei fatti
ma anche le parole contano.

E poi avete la tendenza a dover controllare tutto,
ad avere tutto ordinato, sotto controllo.

Da quanto leggo, il problema è il tuo
non il suo.

Io ti capisco e neppure io ne sarei gioioso
nel vedere nei miei figli comportamenti o aspirazioni
differenti da quelli miei.
Ma io non sono loro ed è ancora una loro scelta,
sulla quale non posso influire.

L'età è ancora quella dei mille dubbi, delle scoperte, delle cavolate.

Non avere fretta,
lascia stare l'argomento
perchè non è una cosa nè positiva nè negativa
è solo una cosa sua.

E' adolescente ed è un messaggio che sta dando prima di tutto a se stessa,
che non le sta bene essere sempre e solo quella affidabile, perfettina, giusta.

Continua a parlare con lei tranquillamente, di tutto.
Se è un dubbio anche suo
sarà lei ad esprimerlo,
se lei non ha dubbi
la tua sensibilità ti porterà a capirlo
anche senza chiederglielo.


Credo tu sia davvero un grande uomo un ottimo amico e un fantastico genitore.
Penso sia la cosa più giusta da fare! :ok:

Posted: Sat Jul 18, 2009 2:29 am
by Enza 52
Paola M. wrote:però chi l'ha maturata ha il dovere di promuoverla, altrimenti ci si ritrova a dover combattere contro l'oscurantismo, i tabù e le discriminazione di un paese ove a farla da padrone è quasi sempre la morale cattolica clericale.

anche chi si fa guidare dalla morale cattolica, potrebbe dire la stessa cosa.
credo che nessuno sia depositario della verità assoluta e all'imporre la mia maturità che tu potresti non ritenere tale nemmeno ci penso. (uso i pronomi solo per rendere l'idea) credo che ogni persona debba evolversi nel suo interno
affinchè arrivi ad una maturità raggiunta e non imposta.
.

L'unico strumento che possiamo dare ai nostri figli è la VOGLIA e lo SPIRITO di lottare sempre contro le discriminazioni che ormai non sono solo sessuali. La figlia di una mia amica s'è ritrovata a metà anno scolastico (quinta elementare) a essere discriminata perché amica della "chinatown", quindi non è sperando che siano uguali alla massa che li salviamo dalla discriminazione.

certo sono la prima che ha dimostrato ai propri figli che LO SPIRITO E LA LOTTA sono l'unica forma di vita che fa di noi, uomini dentro, (intendo nel nostro animo) ma portano alla sofferenza, se c'è la causa che ben venga, ma come madre non posso che augurarmi che essa non ci sia per evitargli sofferenza, anche sia ben chiaro non mi sto augurando che mio figlio sia un mollaccione, (che poi le discriminazioni ce le viviamo tutti chi per un motivo chi per un'altro, questa è un'altra storia)



Dici che non è matura? eppure ha impulsi sessuali, eppure era stesa sul letto con un'amica a baciarsi ed è probabile che abbia già sperimentato la masturbazione.

non conosciamo le dinamiche che hanno fatto si che si verificasse l'evento, per cui non posso darne un giudizio diretto, per questo dicevo che eravamo stati chiamati in causa dalla madre e non dalla figlia.


Il problema è capire cos'è un atto d'amore e capire se questa ragazza deve per forza aspettare un certa età (quale?) perché sia considerato un atto d'amore.

credo che nella nostra società in cui i ragazzi sono iperprotetti, la maturità sentimentale, fatica a formarsi, proprio per questa fretta di voler provare tutto.
se un ragazzo viene incanalato nel rispetto di se stesso impara attraverso questo rispetto quando dentro di se c'è per l'altro una componente affettiva e non una mera sperimentazione che se avviene in tempi non maturi forse può causare delusioni ed insoddisfazioni ( e qui citerei per ultima analisi FRIGIDITA')

io sono invece convinta che potremmo salvare molte donne, molte nostre figlie dalla frigidità sessuale se insegnamo loro a vivere la sessualità serenamente e consapevolmente ma non necessariamente legata all'amore, come un "normale" soddisfacimento di un bisogno, che come tutti i bisogni va soddisfatto anelando al piacere, osservando il metodo e sapendo misurare i pro e i contro.

non credo che vivere serenamente la sessualità passi dalla soddisfazione di un bisogno fisiologico altrimenti sentirei di togliere valore alla sessualità stessa riducendola a solo appagamento fisico.

esattamente come mangiare o bere un bicchiere di vino, non è negando che si aiuta l'adolescente a misurarsi.


educare al rispetto di se e della propria sessualità che può voler dire anche omosessualità, non vuol dire negare ma imparare a gestirla per non farsi male.
così come se mangi male cadi nell'obesità, se bevi troppo cadi nell'alcolismo, se vivi male la sessualità (etero o omo che sia) cadi nella perdita di stima in te stesso.

Posted: Sat Jul 18, 2009 5:42 pm
by Enza 52
Paola M. wrote:però chi l'ha maturata ha il dovere di promuoverla, altrimenti ci si ritrova a dover combattere contro l'oscurantismo, i tabù e le discriminazione di un paese ove a farla da padrone è quasi sempre la morale cattolica clericale.

la maturità non credo sia un bene promuovibile, la si acquisisce attraverso la propria storia esperienziale.
sono cattolica ma non mi sento depositaria della verità, e ben vengano i dubbi, aiutano la mia crescita.

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L'unico strumento che possiamo dare ai nostri figli è la VOGLIA e lo SPIRITO di lottare sempre contro le discriminazioni che ormai non sono solo sessuali. La figlia di una mia amica s'è ritrovata a metà anno scolastico (quinta elementare) a essere discriminata perché amica della "chinatown", quindi non è sperando che siano uguali alla massa che li salviamo dalla discriminazione.

la voglia e lo spirito di lottare ben vengano se c'è la causa, ma se non cè perchè augurarsela visto che spesso la lotta è sofferenza?

Dici che non è matura? eppure ha impulsi sessuali, eppure era stesa sul letto con un'amica a baciarsi ed è probabile che abbia già sperimentato la masturbazione.

questo o altro non possiamo saperlo, visto che la nostra conoscenza del fatto era limitata al fatto stesso raccontato dalla madre. tutto il resto è ipotesi.

Il problema è capire cos'è un atto d'amore e capire se questa ragazza deve per forza aspettare un certa età (quale?) perché sia considerato un atto d'amore.

non c'è un'età anagrafica per un atto d'amore, ma sicuramente trasmetto ai miei figli il valore dell'amore e del sesso come sua sublimazione il resto lo stabiliscono loro, solo quello è il mio compito.

io sono invece convinta che potremmo salvare molte donne, molte nostre figlie dalla frigidità sessuale se insegnamo loro a vivere la sessualità serenamente e consapevolmente ma non necessariamente legata all'amore, come un "normale" soddisfacimento di un bisogno, che come tutti i bisogni va soddisfatto anelando al piacere, osservando il metodo e sapendo misurare i pro e i contro.

vivere serenamente la propria sessualità non credo significhi ridurla ad un atto fisiologico, anzi molta letteratura insegna che una sessualità frettolosa ed inconsapevole, è spesso motivo di frigidità.

esattamente come mangiare o bere un bicchiere di vino, non è negando che si aiuta l'adolescente a misurarsi.

l'autocontrollo e l'autoregolamentazione sono, a mio giudizio, il giusto metro di misura, nel cibo, nel vino e nel sesso.
fa sentire più forti.

non sono omofoba e questo posso dichiararlo in assoluto.

non trovo i gay speciali, sono persone come gli altri suscettibili di simpatia ed antipatia in quanto persone a prescindere dalle loro preferenze sessuali.

per i miei figli mi sono sempre augurata stessero lontani dai pericoli, ma quando, hanno voluto sperimentarsi non li ho mai lasciati soli.

mio figlio è appassionato di sport estremi, vivevo col batticuore ad ogni lancio.
l'ultimo ha sbagliato manovra, ha preso un muro, si è distrutto i piedi.
alla sua chiamata mi sono precipitata per 1000 km, l'ho accarezzato come solo una mamma sa fare mentre urlava per il dolore, sono stata 5 ore in ansia fuori dalla sala operatoria, ora lo vedo claudicante e con i piedi placchettati e soffro da matti.
NON GLI HO MAI DETTO : TE LO SEI CERCATO.

non avrei mai voluto accadesse questo, ma mi ha sempre trovata accanto a lui.
mi spiego quando dico che vorrei non sperimentassero cose che possono portare sofferenza, ma comunque li sostengo sempre nelle loro scelte.