Ti ringrazio Trilli… Qui siamo sezione pubblica, forse queste cose le avevo raccontate solo in privato, ma sono doverose per far capire la situazioneTrilli wrote:Paola, forse qui non tutte ricordano i tuoi trascorsi. Io molto bene. E devo dirti che sei una gran Signora anche per gli sforzi che fai per non parlare male del tuo ex davanti a Manu. Io non ce la farei a difendere un uomo che mi ha picchiata davanti a nostro figlio e che ha rinunciato all'affido condiviso pur di non dover sganciare un soldo.
E non credo affatto che in futuro possa far bene a Manuel coltivare e approfondire questo rapporto.
Fra l'altro, dire a un bambino che il papà non lo vede e neppure lo chiama perché gli assistenti sociali non vogliono rischia pure di far ricadere la colpa su di te, che chissà che bugie hai raccontato per tenerlo lontano.
Che gli voglia bene lo dubito (ma su questo si può anche mentire) ma bisogna anche che sappia che suo padre non è capace di essere genitore ed è per questo che è assente dalla sua vita.
Certo, il fatto che ci sia una sorellina che vive col suo papà complica ulteriormente le cose. Quanto tempo ci vorrà perché Manu si domandi come mai, se non sa fare il papà, con la sua sorellina bene o (più probabilmente) male lo faccia?
La situazione è complicata, ma Manu deve potersi fidare di te. E perciò non puoi avallare bugie improbabili (lavora troppo, gli assistenti sociali etc)
Riguardo alla sorellina ci ho pensato anche io, primo poi me lo chiederà… E mercoledì con la psico devo chiedere anche questo
Non credo possa capire il concetto che se Angela, la compagna, lo sbatterà fuori casa, presto si dimenticherà anche della sorellina
Sul voler bene abbiamo deciso di spiegargli che il bene di suo padre non è il modo giusto. Perché non sa fare, appunto. Che il bene è quotidiano, e anche quando sei stanca e hai il mal di pancia, e per andare a Mirabilandia ma anche per sgridarlo
Di qui il famoso discorso sulla piantina da innaffiare. Qual è il modo giusto e qual è il modo sbagliato
Perché anche nel mio mondo come fa suo padre non è volere bene, ma suo padre nella sua testa è convinto del contrario
È convinto di volergli bene e di non potere fare diversamente
Vorrei fosse più facile a volte, sono davvero stanca. Ma credo che con mio figlio stiamo buttando le basi per una serenità futura. Devo crederlo, se no impazzisco
Da questa neuropsichiatra andrò meno possibile. Giusto il tempo di avere la valutazione per quanto riguarda la dislessia &co
Poi se fosse necessario che qualcuno parli con mio figlio, sarà un collega della mia psicologa, magari in privato, ma che continui il nostro percorso