l'accumulo e ... il disaccumulo (nel mio caso), ovvero post sul consumismo

Moda, tendenze e bellezza

Moderators: Giusy, Gabry, Daria

Azur
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Post by Azur »

laste wrote:Non so voi ma io sto tornando alle origini, ho sempre meno cose in casa, a mano mano che finiscono non le sto ricomprando e uso un prodotto più generico ...

Sono la sola ad avere questa onda di anticonsumismo di ritorno? :mumble:

no, anch'io!
anche perché vista la mia disorganizzazione e la casa grande: tante cose=spreco

Lo penso da molto ma mi ci sto impegnando da poco,
spero i risultati arrivino prima che mi demoralizzi...
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Polly
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Post by Polly »

Io sono per tutte e due le posiziono, mi spiego sono sostanzialmente x la scelta multipla, ma senza esagerare.

Ossia la mia preoccupazione sta nello scegliere sperando dinon scegliere cose inutili.
Mi rendo conto non di avere tanti prodotti simili ma diversi x utilizzo (anche se se ne potrebbe fare a meno tipo: detersivi delicati, neri, lana ecc.) ma di avere prodotti inutili, che in realtà io non utilizzo e che alla fine spreco che poi sono gli stessi prodotti detti sopra ma che per le mie esigenze in realtà non servono e diventano spreco.

Morale arrivo alle stese conclusioni con un'altra logica però ma comunque non ci riesco.

Poi sto riflettendo molto sull'inutilità di cose che compro a poco prezzo ma che ne ho davvero tante e fondamentalmente inutili (parlo di accessori x me o per la casa) e comincio a riflettere sull'utilità di comprare gli stessi prodotti pensando al loro smaltimento.

Comprare succhi in tetrapak ha senso per la comodità, ma il loro riciclo è minore rispetto alla plastica e ancor più al vetro. Ora il vetro pesa con la spesa e quindi una via di mezzo compro la plastica, e così sto cominciando a fare per tutto con grande sforzo. Ma averlo dovuto fare x un lavoro con i figli scout mi ha aiutato a prenderne cosxienza più seriamente.
Paola, 5vm, per gli amici Polly

"....continuiamo così"
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Sheireh
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Post by Sheireh »

Io dipende dall'ambito.

Nel cibo, per esempio, ritengo fondamentale la varietà per non annoiarmi e per poter fare le cose al meglio (non riuscirei a mangiare lo stesso formato di pasta tutti i giorni, dipende dal sugo che faccio per dire). Se mangiassi sempre la stessa cosa a colazione, finirei per non farla mai (e noi abbiamo molta più scelta di quella che dici tu, tra brioche di 3 tipi, biscotti di almeno 2, merende da frigo, pane e marmellata, ecc.).

Detersivi? Ne ho uno per la lavatrice, uno per i pavimenti, uno per cucina/bagno e le pastiglie per la lavastoviglie. Non capirei il motivo di averne di più.

I bagnodoccia? Ne ho 5, a diverse profumazioni. E' uno dei pochi "vizi" con cui mi coccolo (e mio marito pure). Lo shampoo specifico è necessario, uso solo Sunsilk per non doverli lavare troppo spesso e Marco invece ha il problema della forfora. Arianna fa il bagno su un altro piano rispetto alla nostra doccia, è logico che abbia dei prodotti diversi anche solo per comodità.

I vestiti ritengo di avere il giusto, alla fine in un armadio a 4 ante e un comò c'è TUTTO l'abbigliamento mio e di Marco, quindi direi che non abbiamo esagerazioni.

Insomma, ritengo che il troppo vario sia tale solo se non è usato. Se è utilizzato, è la più grande ricchezza del poterselo permettere.
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"Mi viene in mente solo un'espressione leggendoti: pacha mama ossia madre terra in lingua quechua" - Marylizard

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