Caterina wrote:Ma guarda che mi sono letta 200 pagine in una sera, mi piace, non è che mi faccia schifo. Mi fa compagnia e mi diverte, seguo la storia e tutto quanto ma... non mi prende, non mi fa immedesimare. La Woodwiss fa immedesimare di più..
vabbè questo lo capisco meglio se ti immedesimi di più in un amore più "rosa" e personaggi classici sempre perfetti ! nei rosa classici lui e lei sono sempre senza macchia alcuna lei...candida, vergine, generosa, coraggiosa, bellissima e assentata ...mai una cazzata in vita sua lui...fama da ultra duro (in tutto i sensi hahah) che si trasforma nel più tenero agnellino...fedele, dolce, tenero ecc... non si capisce come cazzo fa a farsi una fama del genere (nel 700 800 o anche prima poi!) se poi in verità non riesce ad uccidere una mosca
poi si giustifica "e ci piace" (a me no) un ragazzotto ricco e viziato (sto parlando di 50 sfumature della minchia) che senza motivo valido ai giorni mostri prende a pacche sul culo una cretina senza personalità (vergine che la sua prima volta viene tre volte! ) con dialoghi indegni anche di paperino, edulcolando un genere sado-maso in modo da scolaretta 16enne e qui ci si scandalizza per due sculacciate alla moglie in un periodo storico in cui sicuramente era cosa alquanto normale
No no, La Woodwiss ha lo stile della Pennacchi. Tra l'altro sono storici anche tipo medioevo, quindi altrochè sberle. E' che come sempre noi italiani siamo un pochino più indietro. Anche la sfumatura "gialla" a "noir" è meglio descritta nella Woodwiss.
[b]"Non ci sono estranei, qui. Solo amici che non abbiamo ancora incontrato" (Yeats)
il protagonista maschile viene descritto molto bene (meno quello femminile) come in Lemonade forse hai letto velocemente e non hai colto l'animo del personaggio gli tocca fare l'antieroe e comportarsi in modo corretto a discapito di quello che pensa "il pubblico" pubblico inteso sia come il popolo dei contadini ecc.. che i lettori hahah ..(ma anche agli occhi di lei) in un romanzo di woodwiss l'innamorato sarebbe stato sicuramente "capitan swing" e avrebbe accolto gli applausi di tutti come non innamorarsi di un "pirata" che difende i poveretti! per me....ben gli stanno due denti rotti ahahhah
fisicamente rispecchia il carattere "militaresco" e un pò rigido capelli tagliati corti e occhi grandi e marroni (ma forse avresti preferito gli occhi azzurri?)
Caterina wrote:Ma guarda che mi sono letta 200 pagine in una sera, mi piace, non è che mi faccia schifo. Mi fa compagnia e mi diverte, seguo la storia e tutto quanto ma... non mi prende, non mi fa immedesimare. La Woodwiss fa immedesimare di più..
vabbè questo lo capisco meglio se ti immedesimi di più in un amore più "rosa" e personaggi classici sempre perfetti ! nei rosa classici lui e lei sono sempre senza macchia alcuna lei...candida, vergine, generosa, coraggiosa, bellissima e assentata ...mai una cazzata in vita sua lui...fama da ultra duro (in tutto i sensi hahah) che si trasforma nel più tenero agnellino...fedele, dolce, tenero ecc... non si capisce come cazzo fa a farsi una fama del genere (nel 700 800 o anche prima poi!) se poi in verità non riesce ad uccidere una mosca
poi si giustifica "e ci piace" (a me no) un ragazzotto ricco e viziato (sto parlando di 50 sfumature della minchia) che senza motivo valido ai giorni mostri prende a pacche sul culo una cretina senza personalità (vergine che la sua prima volta viene tre volte! ) con dialoghi indegni anche di paperino, edulcolando un genere sado-maso in modo da scolaretta 16enne e qui ci si scandalizza per due sculacciate alla moglie in un periodo storico in cui sicuramente era cosa alquanto normale
No no, La Woodwiss ha lo stile della Pennacchi. Tra l'altro sono storici anche tipo medioevo, quindi altrochè sberle. E' che come sempre noi italiani siamo un pochino più indietro. Anche la sfumatura "gialla" a "noir" è meglio descritta nella Woodwiss.
no no per me l'autrice è avanti io non sono una brava a recensire e scrivo male, dovrei segnarmi e riportarti dei passaggi per farti capire la genialità di alcuni concetti nascosti nel libro, fanno la differenza