Re: Colloquio con la maestra
Posted: Tue Nov 25, 2014 10:02 am
Secondo me invece, magari ha usato altre parole, ci sta che possa attraversare un momento così, e che la maestra se ne sia accorta, abbia incontrato matiti e abbia proposto qualcosa per aiutare Matilde a superarlo o quanto meno elaborare mi pare invece molto bello e non da tutti.
Quando mia madre rimase incinta di mia sorella io avevo due anni e mezzo, ricordo bene il pensiero che nata lei non ci fosse più spazio per me, lo ricordo benissimo. A casa però non mi pesava così tanto pensarci come quando ero all'asilo...
Io leggerei un librino sull'argomento e proverei a mettere Matilde al centro dei discorsi, più che il fratellino anche quando si parla del fratellino stesso evidenziando che quando nascerà tu e lei continuerete a fare delle cose insieme, ad avere i vostri momenti e soprattutto che non smetterai mai di amarla...
Aggiungo: quando ho fatto tirocinio al nido c'era un bimbo ch stava per avere un fratellino. Aveva un pupazzo che teneva sotto la pancia che accarezzava e al quale diceva parole dolci, poi lo toglieva e iniziava a picchiarlo e lanciarlo in aria e quando gli chiedevi chi fosse il pupazzo lui diceva sempre che era il fratellino che aveva in pancia la mamma. Manifestava molto disagio verso la cosa. ne abbiamo parlato con la mamma che anche lei diceva che a casa sembrava tranquillo....poi però ripensandoci, ci disse che da quando avevano messo la culla in camera, in effetti, aveva suscitato una reazione negativa nel bimbo.
A volte basta poco per scatenare nei bambini pensieri negativi (o positivo) che non riusciamo subito a cogliere. Ecco, per dire, che non è sempre vero che i bambini si rendano conto del fratellino solo quando lo vedono....
Quando mia madre rimase incinta di mia sorella io avevo due anni e mezzo, ricordo bene il pensiero che nata lei non ci fosse più spazio per me, lo ricordo benissimo. A casa però non mi pesava così tanto pensarci come quando ero all'asilo...
Io leggerei un librino sull'argomento e proverei a mettere Matilde al centro dei discorsi, più che il fratellino anche quando si parla del fratellino stesso evidenziando che quando nascerà tu e lei continuerete a fare delle cose insieme, ad avere i vostri momenti e soprattutto che non smetterai mai di amarla...
Aggiungo: quando ho fatto tirocinio al nido c'era un bimbo ch stava per avere un fratellino. Aveva un pupazzo che teneva sotto la pancia che accarezzava e al quale diceva parole dolci, poi lo toglieva e iniziava a picchiarlo e lanciarlo in aria e quando gli chiedevi chi fosse il pupazzo lui diceva sempre che era il fratellino che aveva in pancia la mamma. Manifestava molto disagio verso la cosa. ne abbiamo parlato con la mamma che anche lei diceva che a casa sembrava tranquillo....poi però ripensandoci, ci disse che da quando avevano messo la culla in camera, in effetti, aveva suscitato una reazione negativa nel bimbo.
A volte basta poco per scatenare nei bambini pensieri negativi (o positivo) che non riusciamo subito a cogliere. Ecco, per dire, che non è sempre vero che i bambini si rendano conto del fratellino solo quando lo vedono....