

OK OK.......
NON VOLEVO SPAVENTARE NESSUNA.
IL PINEAPPLE (ANANAS)
Domenica mattina, Ibadan e' appena sveglia, ma fuori si bolle
dal caldo...e quando mai non e' cosi'......vabbe', ci stamo annoiando
di brutto io e la pupa, chiuse in casa per restare al fresco del
condizionatore non abbiamo nulla da fare. Si desta il papi e se ne
esce con " ANDIAMO A PESCA, DAI SU' ! " ossignur

ne' inventata un'altra. Ok sempre meglio che stare ancora in questa
grande sala vuota,penso...poi gli chiedo dove, come,quando..........
la risposta e' " qui vicino c'e' una vecchia diga, ci andiamo quasi
vicino con l'auto e subito senno' non abboccano. Abbocco io come
sempre, vado in cucina, dico al ragazzo ( noi ne avremo poi tanti
altri di ragazzi in 30 anni ) che e' il nostro cuoco,di darmi una mano
a fare dei panini e riusciamo ad imbastirne 6 al volo, con bistecche,
tonno e formaggio. Sono le 11.00 del mattino e buttiamo in terra a
riva una vecchia tenda (tenda, non tenda da campeggio) ci accoccoliamo
sopra, mentre mio marito inizia a gettare la canna in acqua. Non c'e'
verso di abbindolare i pesci, sono piu' furbi di lui, al punto che allo
scoccare delle 12.00 si stanca e si stravacca sul plaidtenda inventato.
" Senti, " gli dico, " cosa ne pensi se mangiamo qualcosa, poi ci riprovi ' "
sto aprendo il coleman ( frigo da picnic) quando noto, seduto poco
lontano un nativo, e' coperto solo da uno straccio, e solo adamiticamente,
il corpo luccica di sudore, gli occhi fissi su mia figlia e dondola tra le sue
mani un machete. " Pier" dico " ci vuole far del male ? " lui cerca di non
farsi notare dalla bimba mentre mi dice di non fare scatti e di non parlare,
ma e' troppo tardi, Vale lo sta osservando attenta, mentre sbocconcella
il suo panino e si volta verso di noi coi suoi occhioni azzurri " mamy quel
signore ha fami ". Come ho gia' scritto, chi frenava la mia piccola
gazzella, non mi lascia tempo nemmeno di commentare che ha in mano
un panino e mi osserva con lo sguardo serio, prendo quel poco di coraggio
che mi resta e le dico " ok bimbu, ma non andare troppo vicino e non
dirgli nulla, non ti capisce". Mio marito ha le nocche delle dita bianche a
furia di stringere il nostro machete, ma non si muove, io cerco di pensare
a cosa fare se............intanto Vale e' gia di ritorno saltellante di gioia.
L'uomo raccoglie il panino, lo avvolge in una foglia di papaya e scompare,
"fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu" dico" menomale, ora tata siediti e finisci il
tuo !"
E' ormai pomeriggio, e siamo sedute a intrecciare pezzi di liane secche,
quando mio marito decide che e' ora di sbaraccare........per fortuna penso,
ma non glielo dico, anche perche' non voglio infierire, visto che non ha
pescato un bel nulla, sto raccogliendo i resti (in tutta la mia vita non ho
mai lasciato immondizia in giro) quando riecco apparire il nativo.
Tutto si immobilizza, solo i nostri occhi lo osservano con un misto di
paura e terrore allo stato puro, si avvicina a noi, sempre il machete in
una mano e nell'altra un ananas, non si china ma butta fra le mie gambe
incrociate il frutto e in uno stentato inglese mi dice " Per la tua pikin
(bambino/a in dialetto locale)" e come se n'e' arrivato se ne va'.
Morale, aveva fame, e a suo modo ha voluto dire grazie a Vale che gli
porto' il panino.


e buona domenica