Cara figlia.....intanto benvenuta. Qui il confronto è diversificato e ogni età ha qualcosa da dire, da prendere e da dare, quindi non sentirti invadente, se non sei tu che ti senti tale qui, noi siamo ben contente di ascoltare, per me poi personalemente, che mi trovo dall'altra parte della barricata (avendo figli adolescenti anche se più piccoli 16 e 15 anni) è davvero una fonte di conoscenza in più.
Detto questo io credo che Chiara nel suo primo intervento abbia davvero colto nel segno. Anche per me i tuoi genitori devono ancora metabolizzare il fatto che tu non dipendi più da loro e se prima potevano diciamo "ricattarti" benevolmente perché dipendevi da loro, ora lo fanno con il "rinfacciarti" benevolmente quanto hanno fatto per te. Ma dietro tutto ciò nasconde il disagio tipico di tutti i genitori che non vorrebbero lasciar andare i propri figli.
Chi ne fa le spese di più è senz'altro tua sorella che ancora è in casa con loro.
Io parlerei con loro a cuore aperto, rassicuradoli che nonostante tu sia indipendente ci sei sempre per loro, che gli vuoi davvero bene e che sei grata per tutti i sacrifici che ahhno fatto per te, e che questo tuo essere indipendente appunto è il risultato della loro educazione fatta di amore e di sacrifici. Che devono essere fieri di loro stessi se a 21 anni tu sei indipendente (pensa a quanti vivono in casa da mamma oltre i 30 anni con la scusa dello studio e del non lavoro!). Ossia io punterei ad elogiare loro per come sei tu ora: indipendente, felice, e molto fiera di loro.
Poi stai vicino a tua sorella e offrile una spalla sempre perché per lei, ti parlo per esperienza diretta, è molto dura restare sola in casa, perché la paura che hanno i tuoi genitori ora, anche se inconsapevole, è che con il tuo esempio lei possa rendersi indipendente da loro, e sentirsi così nuovamente spodestati del loro ruolo.
Insomma non è facile, si dice che sono i genitori a dover capire i figli sempre, ma in questo caso penso sia tu a dover tenere duro e capire loro!
Scrivi ancora e tienici aggiornate!
comportamento dei miei genitori
- Polly
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"....continuiamo così"
[RIGHT]Gianluca L.[/RIGHT]
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Il mio libro: Prima o poi Cresceranno
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http://www.youtube.com/watch?v=S-ESTZMQFog[/size]
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mah, io non capisco, da quel che scrivi mi sembri davvero responsabile e quasi autonoma, non cercherei di meglio da mio figlio...
Dì loro che se vogliono gli faccio conoscere mia cognata, è sempre stata mantenuta all'università, si è laureata fuori corso di non so quanti anni, ha sempre preteso di avere le cose migliori, firmate, ogni suo desiderio era un ordine, in casa non faceva una beneamata mazza e andava e veniva come fosse un albergo.
Scene viste da me, quando sua mamma le chiedeva dove andasse le rispondeva:non rompere le palle, lo sai che ci troviamo e poi decidiamo cosa fare, faccio come voglio e torno quando volgio.
Quando era in casa prendeva il suo piatto e cenava in camera sua perchè nessuno così la disturbava.
Ovviamente una volta laureata pretendeva di essere assunta subito in un posto che le piacesse perchè lei mica può far la gavetta come tutti i normali cristiani...alla fine non ha fatto un tubo, la laurea è nel cassetto e lei fa la mantenuta frustrata sfogando le sue frustrazioni sulla figlia che quindi deve fare le cose che piacciono a lei e che lei non è riuscita a fare.
Inutile dire che io con una così non ho resistito molto....non ci parliamo praticamente più.
Dì ai tuoi che hanno un tesoro di figlia và!
Dì loro che se vogliono gli faccio conoscere mia cognata, è sempre stata mantenuta all'università, si è laureata fuori corso di non so quanti anni, ha sempre preteso di avere le cose migliori, firmate, ogni suo desiderio era un ordine, in casa non faceva una beneamata mazza e andava e veniva come fosse un albergo.
Scene viste da me, quando sua mamma le chiedeva dove andasse le rispondeva:non rompere le palle, lo sai che ci troviamo e poi decidiamo cosa fare, faccio come voglio e torno quando volgio.
Quando era in casa prendeva il suo piatto e cenava in camera sua perchè nessuno così la disturbava.
Ovviamente una volta laureata pretendeva di essere assunta subito in un posto che le piacesse perchè lei mica può far la gavetta come tutti i normali cristiani...alla fine non ha fatto un tubo, la laurea è nel cassetto e lei fa la mantenuta frustrata sfogando le sue frustrazioni sulla figlia che quindi deve fare le cose che piacciono a lei e che lei non è riuscita a fare.
Inutile dire che io con una così non ho resistito molto....non ci parliamo praticamente più.
Dì ai tuoi che hanno un tesoro di figlia và!
- Loriangel
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figlia.143 wrote:Salve a tutti,
sono una figlia di 21 anni che ha un piccolo problema nel rapporto con i propri genitori e sono qui per chiedervi un aiuto per interpretare e magari risolvere una situazione spiacevole che si è andata a creare nella mia famiglia.
Alcune premesse: frequento l'università e vivo fuori casa. Con lavoretti occasionali ma piuttosto frequenti (bar, fiere,...) riesco a pagarmi l'affitto e le piccole spese (pranzo, aperitivo, magliette...)
non spreco inutilmente i miei soldi, non mi interessa avere vestiti firmati e non sono una ragazza superficiale. studio e sono al pari con gli esami.
Aggiungo inoltre che i miei genitori non hanno mai ostacolato le mie scelte nè nella scelta della scuola superiore nè per l'università.
La situazione che mi crea problemi è la seguente: a volte i miei genitori mi "rinfacciano" i sacrifici che - non ne dubito - hanno fatto per me. Quello che mi lascia perplessa e che mi ferisce è che questo accada proprio ora che ho imparato a cavarmela più o meno da sola, o che comunque sostengo la gran parte delle spese personali. certo, con i lavoretti che trovo non riesco a portare soldi a casa, ma non abbiamo una situazione economica familiare tanto difficile, solo modesta, naturalmente limitata. I miei genitori lavorano entrambi, stipendi medi. Non possiamo buttarne via ma non abbiamo l'acqua alla gola.
Qualcuno di voi sa trovare una spiegazione a questi attacchi? Se è per lo stress che i miei genitori subiscono sul lavoro o nella vita quotidiana, se è per la separazione dalla loro figlia...non lo so! mi sono interrogata a lungo sulle motivazioni e non reputo i miei genitori persone cattive o meschine, anzi! ma questi attacchi mi sembrano poco corretti e dei "colpi bassi".
Per concludere, voglio specificare che ho provato a parlarne con loro, ma è molto difficile perchè in effetti è vero che mi hanno mantenuta finora e che hanno affrontato spese e sacrifici per la mia educazione e per i miei bisogni.
e se cerco di argomentare questa mio... parassitismo con il fatto che sono la loro figlia e che non avrei potuto mantenermi da sola alle superiori, parte un discorso senza speranza sul fatto che io credo che tutto mi sia dovuto e non ho alcun rispetto per loro come persone.
Non capisco cosa sto sbagliando: ho provato un approccio aggressivo, una volta ho semplicemente dato loro ragione, ho cercato di restare più oggettiva possibile, ho cercato di fare un discorso analitico...tutto!
Ma gli argomenti sono sempre quelli e mi viene rinfacciato dall'apparecchio per i denti ai jeans dell'anno scorso..
Non so davvero cosa fare, per favore, qualcuno mi aiuti.
Grazie in anticipo per la vostra attenzione: qualsiasi tipo di osservazione va bene.
Ciao !!! io sono mamma di 2 bambini piccoli ed ho 32 anni e mia mamma quando trascorre con noi del tempo mi rinfaccia ancora i suoi sacrifici fatti nei confronti di noi figlie!! pensa un po' te, cosa mi succede sebbene io abbia la mia vita , indipendenza e sua pure madre!!!.. se questo ti può consolare!! altri consigli faccio fatica a darteli, ma credo che facciano parte del loro modo di approcciarsi nei tuoi confronti, cerca di nn dargli troppa importanza e di far vedere loro che tu sei responsabile, così come a me è parso leggendo ciò che hai scritto ...Ciao Michela