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Posted: Wed Jul 22, 2009 11:57 am
by Lelia
Voimamme siete tremende :cisssss:
Ho finito "La bellezza e l'inferno", perché parlandone qui alla fine mi è venuta la voglia. Che dire, nella seconda parte ci sono saggi molto molto belli. In particolare, a me sono piaciuti i due saggi sulla sua esperienza all'Accademia di Svezia (in uno racconta l'esperienza, l'altro riporta il suo discorso, ovvero un dialogo tra Saviano, il moderatore e Salman Rushdie), e il saggio su Anna Politkovskaja, ma ce ne sono diversi decisamente notevoli.
Ci sono anche saggi sulla camorra, ma onestamente non dicono niente di più rispetto a "Gomorra".
In conclusione, per quanto mi riguarda, questa raccolta non arriva ai livelli di "Gomorra", ma vale la pena leggerla se vi capita.

Posted: Wed Jul 29, 2009 11:46 pm
by nene70
certo che quest'uomo fa una vitaccia...
hai letto a chi NN è dedicato il libro?

Posted: Wed Jul 29, 2009 11:56 pm
by Lelia
nene70 wrote:hai letto a chi NN è dedicato il libro?


A volte però mi trovo a guardare indietro. E allora so a chi questo libro non è destinato. So che non va a tutte quelle persone con cui sono cresciuto, che si sono accontentate di galleggiare, bestemmiare al tavolo del bar, tirare a campare in giorni tutti uguali. Non va ai rassegnati, ai cinici pigri. Appagati da una sagra o da una serata in pizzeria. Rimasti fermi a scambiarsi le fidanzate, scegliendo tra chi è rimasto spaiato come le scarpe dentro scatole impolverate, dimenticate in fondo a un armadio. A chi crede che per diventare adulti bisogna caricarsi in groppa i fallimenti di un altro, piuttosto che rilanciarsi insieme in una sfida. A queste persone non va.

da "La bellezza e l'inferno", Roberto Saviano, Mondadori, 2009, p. 13.

Ma più di tutto, il pugno dello stomaco mi è arrivato dall'ultimissima frase dei ringraziamenti finali:

E grazie, infine, alla mia famiglia, sperando che mi abbia perdonato per tutto quello che è stata ed è costretta a passare per colpa mia. (p. 252)

Ecco, che oggi, nel nostro Paese, un uomo libero debba chiedere perdono alla propria famiglia per aver fatto un'inchiesta libera ed averla diffusa, è una cosa della quale mi vergono sinceramente.