oggi si può parlare di "cattiveria non coosciente" negli adolescenti?

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
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Post by losbanos »

Polly wrote:sul permissivismo e il concedere tutto ho qualche dubbio, non mi sento di generalizzare e comunque sono convinta che può essere un atteggiamento che appare a chi è fuori, mi è anche capitato ad esempio di dire un no a gianluca che lui non ha proprio sentito, quindi per chi è fuori può essere sembrato che io gli avessi dato il permesso di fare una determinata cosa invece lo ha fatto senza il mio permesso, la cosa poi si risolve anche a posteriori ma con un dialogo che rimane naturalmente all'interno della famiglia, ma appunto chi ha "visto" da fuori ha un'altra consapevolezza.


Non parlo di questo, parlo di genitori che tendono a sdoganare tutto ed evitano qualsiasi discussione concedendo qualsiasi cosa i ragazzi desiderino (sia materiale che non) perché, a torto, pensano che in questo modo li renderanno felici.
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Post by losbanos »

viola 52 wrote:i ragazzi si formano anche fuori dalle pareti domestiche.

già, ma tutto ha inizio molto prima, non quando hanno 15 anni.
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Enza 52
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Post by Enza 52 »

losbanos wrote:già, ma tutto ha inizio molto prima, non quando hanno 15 anni.
sicuramente e concordo con te sul fatto che la famiglia, nei primi anni, ha il ruolo principale. ma successivamente, e non a 15 anni ma molto prima, diciamo quando escono dalla famiglia, per entrare a scuola, in parrocchia, in palestra, nel gruppo, qui la famiglia può porre dei veti, fare atti di forza, ma da adulti conosciamo i limiti e cerchiamo di capire.
ma queste cose chiedono tempo,e nel frattempo fanno danno.
che fai li incateni al letto?
Aforismi da "Criminal Minds"

[color="#FF0000"]A differenza del gioco degli scacchi, nella vita il gioco continua, dopo lo scacco matto.[/color]

ISAAC ASIMOV
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