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Re: R: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 9:56 am
by Lidia
perdonare, non lo so.
per me è difficile perché la situazione si protrae.
voglio dire, ho perdonato cose a mio padre, ben più eclatanti. Gli ho perdonato la violenza cieca, lo dico anche se siamo in una sezione pubblica, ché non ho nulla di cui vergognarmi, non io.
È stato, ci ho lavorato, ho perdonato. Con lui le cose sono sempre state chiare.
Mia madre invece è ambigua. Lo era e lo è tuttora. Cosa devo perdonare?Non c'è niente da perdonare. Perdonarle il suo modo di essere? Non è una colpa da perdonare. Io la destabilizzo. La metto a disagio col mio essere fuori dagli schemi, perché a lei invece piacciono tanto gli schemi. E allora mi evita, l'ha sempre fatto.
Io l'ho "perdonata" per anni, giustificandola, idealizzandola, dando colpe a me stessa. Sentendomi sempre inadeguata, sbagliata. Arrivando a farmi seriamente del male.
La soluzione per me è stata il contrario. Riuscire a vedere le cose per come sono, dare la colpa a lei, cazzo, non a me. Ad arrabbiarmi, non necessariamente dicendoglielo, ma ammetterlo a me stessa, senza sentirmi in colpa.
La strada per me è stata smettere di perdonare per forza. Semmai, ho fatto pace.
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Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:02 am
by Greda
Mi fermo al commento di Maura per aggiungere che, soprattutto dopo essere diventate madri, la confusione e l'incomprensione diventano sempre più grandi. Solo dopo aver provato quell'amore immenso incondizionato verso un figlio ti chiedi...perché? E son giunta alla conclusione che una risposta non l'avrò mai. Posso solo prendere atto delle decisioni di una donna (mia madre) lontana anni luce da me, a cui non voglio assomigliare minimamente. Morirei per le mie figlie. E francamente non capisco come si possa andare a dormire tranquille ogni sera, sapendo che i tuoi bambini vengono addormentati da qualcun altra al posto tuo. Io, mi farei ammazzare piuttosto, non sopporterei il peso.
Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:03 am
by lory76
Io ho avuto un percorso molto difficile con mio padre.
Lo strappo a 12 anni, ricucito da pochi mesi.
Anni in cui di me ha potuto vedere solo la facciata.
Anni in cui ho pensato di avere problemi io.
Anni ( un po' di meno ) in cui ho pensato avesse problemi lui.
Poi, poi, poi....
Poi ho rivissuto in alcuni mesi la sua vita, cercando di calarmi nei suoi panni.
L'ho tirato giù dal piedistallo dove idealmente avevo collocato le figure genitoriali.
E l'ho visto piccolo.
Ma non piccolo in senso dispregiativo.
Piccolo quando con la moglie ( mia mamma ) quasi morente ci prendeva nel lettone e sentivo le sue lacrime bagnarmi la schiena.
E seppure così tanto diverso da me, e forse lontano dall'essere ciò di cui io avevo bisogno allora, ho iniziato a capirlo.
Non è stato un perdono.
E' stato un ritrovarsi dopo anni l'uno di fronte all'altro, da adulti.
Ognuno con un carico di dolori diversi e comuni.
Per me è stato bello ritrovarlo.
E' diverso da quello che IO avrei bisogno.
Ma è mio padre, l'unico che ho.
Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:06 am
by marte
Io dico che ci sono persone che non dovrebbero diventare genitori.
Che non ne sono in grado, forse nemmeno degne. Punto.
E lo dico dall'alto del mio perdono.
Perchè io sono riuscita a capire e perdonare.
Ma probabilmente il mio caso è stato "facile", rispetto ad altri.
Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:07 am
by marte
lory76 wrote:Io ho avuto un percorso molto difficile con mio padre.
Lo strappo a 12 anni, ricucito da pochi mesi.
Anni in cui di me ha potuto vedere solo la facciata.
Anni in cui ho pensato di avere problemi io.
Anni ( un po' di meno ) in cui ho pensato avesse problemi lui.
Poi, poi, poi....
Poi ho rivissuto in alcuni mesi la sua vita, cercando di calarmi nei suoi panni.
L'ho tirato giù dal piedistallo dove idealmente avevo collocato le figure genitoriali.
E l'ho visto piccolo.
Ma non piccolo in senso dispregiativo.
Piccolo quando con la moglie ( mia mamma ) quasi morente ci prendeva nel lettone e sentivo le sue lacrime bagnarmi la schiena.
E seppure così tanto diverso da me, e forse lontano dall'essere ciò di cui io avevo bisogno allora, ho iniziato a capirlo.
Non è stato un perdono.
E' stato un ritrovarsi dopo anni l'uno di fronte all'altro, da adulti.
Ognuno con un carico di dolori diversi e comuni.
Che bella cosa che hai scritto lory...
Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:13 am
by Lella
Credo che debba essere lacerante non avere un sano rapporto d'amore con il proprio genitore, credo sia anche una ferita che inevitabilmente ti porti dentro e gli irrisolti restano e pesano nel cuore.
Capisco anche Smilla quando dice che preferirebbe che la madre fosse malata d'ALzheimer, quello che dice è la misura di quanto soffre perchè solo chi ha provato sà cosa porta via 'Alzheimer, persino la dignità.
A me qui sul forum mi si è aperto un mondo, il mondo dei rapporti difficili soprattutto tra madre e figlia.
Non so che aggiungere davvero se non augurarvi di arrivare alla pace del vostro cuore di figlie perchè è la madre che dovrebbe amare a prescindere, sempre.
Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:20 am
by Smilla
lella wrote:Credo che debba essere lacerante non avere un sano rapporto d'amore con il proprio genitore, credo sia anche una ferita che inevitabilmente ti porti dentro e gli irrisolti restano e pesano nel cuore.
Capisco anche Smilla quando dice che preferirebbe che la madre fosse malata d'ALzheimer, quello che dice è la misura di quanto soffre perchè solo chi ha provato sà cosa porta via 'Alzheimer, persino la dignità.
A me qui sul forum mi si è aperto un mondo, il mondo dei rapporti difficili soprattutto tra madre e figlia.
Non so che aggiungere davvero se non augurarvi di arrivare alla pace del vostro cuore di figlie perchè è la madre che dovrebbe amare a prescindere, sempre.
Grazie per questo intervento!
E quella frase l'ho scritta con cognizione di causa, mia suocera è malata di alzaimer
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Re: mia madre: perchè...
Posted: Tue May 20, 2014 10:20 am
by Maura
Ecco, io come Lidia. Ambisco alla pace. Perdono? Anche no. Non sono dio. E credo anche sarebbe protrarre un certo meccanismo tante volte ripetuto. L'ho perdonata ogni giorno nella mia infanzia. Ogni cazzo di giorno. Per ogni schiaffo, urlo, castigo.
No basta.
Mi viene da vomitare solo a scriverlo.