vi racconto una storia
vi avverto sarà lunga, non userò nomi per intero perchè tante volte ho dato a questa persona il link di noimamme
forse ci legge forse no
si riconoscerà di sicuro ma mi pare giuusto proteggere il suo anonimato
Questa storia comincia nel lontano 1998, ottobre, A e C convolano a nozze. E' stato un anno o poco più, frenetico, di incontro, di innamoramento fulmineo, di preparativi per il matrimonio. Partono per il viaggio di nozze, tornano ma vanno ad abitare ad un paio d'ore di macchina da dove sto io. Io e A siamo legatissime, amiche fino al midollo, lei chiama io corro, io chiamo lei corre. A ha paura a dormire da sola, C è fuori per lavoro, io sto ancora facendo l'università, nessun problema ad allontanarmi un paio di giorni. Ti va di venire a farmi compagnia? Certo, monto su un treno e parto. Arrivo alla stazione, A è lì che mi aspetta, radiosa, contenta, felice come solo le spose ad un mese dal matrimonio possono essere. Scoppia dalla voglia di dirmi qualcosa. Senti, quali sono i sintomi più comuni di una gravidanza? Dalla mia parte nessuna esperienza diretta, solo i dati scientifici che piacciono tanto a Paola. Una notte intera a parlarne a sognare a progettare contro la sua atavica paura di non riuscire ad avere figli. Quella paura che nel profondo più segreto hanno tutte le donne, la paura di mancare ad un appuntamento con la natura per il quale siamo state geneticamente programmate. Ma cavolo, A ha solo 25 anni, c'è tutto il tempo del mondo, la gioventù è dalla sua parte perchè nutrire queste angosce?
Passa novembre, passa Natale, poi gennaio, febbraio ed è subito primavera, un'altra estate caldissima come le nostre telefonate. Settembre è un nuovo inizio, un po' come per i bambini che tornano a scuola, va bene si fa sul serio. La fede (che ancora ad un bambino non ci pensa proprio che ha ancora altre priorità) chiede, si informa, stick, temperatura basale computerini, (già comunque conoscevo e applicavo il billings)
intanto invio
continua
Non ci devi pensare...come si fa?
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Dopo altri 6 mesi di rapporti mirati e più o meno scientifici, inizia l'iter delle visite specialistiche, dei dottori, dei laboratori. uUn piccolo intervento chirurgico e nuove speranze, di nuovo infrante nelle pagine di calendario strappate inevitabilmente mese dopo mese.
Passano gli anni, il mio matrimonio, ancora un anno e poi un mezzo pensiero: "ma sì dai proviamo" e... subito SUBITO il mio test positivo.
La felicità, la voglia di dirlo al mondo, a tutti, e poi la consapevolezza di doverlo dire a lei. Non potevo scappare, dovevo dirglielo io, l'avrebbe saputo nel giro di qualche giorno da altri e non potevo permetterlo. Non potevo farle questo, ma davvero non sapevo come iniziare quella telefonata. Credo di essere stata fredda, di corsa, impersonale, non aveva niente della telefonata alla più cara amica per comunicare una cosa così bella e importante. Ero in imbarazzo e mi sentivo quasi in colpa e questo mi ha fatto diventare fredda e meccanica, avrei potuto annunicare allo stesso modo il segnale orario.
Passano gli anni, il mio matrimonio, ancora un anno e poi un mezzo pensiero: "ma sì dai proviamo" e... subito SUBITO il mio test positivo.
La felicità, la voglia di dirlo al mondo, a tutti, e poi la consapevolezza di doverlo dire a lei. Non potevo scappare, dovevo dirglielo io, l'avrebbe saputo nel giro di qualche giorno da altri e non potevo permetterlo. Non potevo farle questo, ma davvero non sapevo come iniziare quella telefonata. Credo di essere stata fredda, di corsa, impersonale, non aveva niente della telefonata alla più cara amica per comunicare una cosa così bella e importante. Ero in imbarazzo e mi sentivo quasi in colpa e questo mi ha fatto diventare fredda e meccanica, avrei potuto annunicare allo stesso modo il segnale orario.