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Re: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:22 am
by lory76
marte wrote:Io dico che ci sono persone che non dovrebbero diventare genitori.
Che non ne sono in grado, forse nemmeno degne. Punto.
E lo dico dall'alto del mio perdono.
Perchè io sono riuscita a capire e perdonare.
Ma probabilmente il mio caso è stato "facile", rispetto ad altri.


Io sono più morbida di te in questo argomento.
La genitorialità che sto vivendo io da mamma è un percorso lungo.
E credo sia un percorso che dura tutta la vita.
Spesso mi rendo conto di poter essere una madre diversa,
Di deludere le sue aspettative, in alcuni momenti di essere così talmente sfinita mentalmente da non avere più energie da dedicarle.

Spero greta da adulta possa comprendere noi genitori in un contesto completo.
Non giudicarmi solo come mamma.
Ma vedermi anche nelle difficoltà che in alcuni anni ho provato e bilanciare il tutto con maturità e saggezza.

Re: R: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:25 am
by marte
lory76 wrote:
marte wrote:Io dico che ci sono persone che non dovrebbero diventare genitori.
Che non ne sono in grado, forse nemmeno degne. Punto.
E lo dico dall'alto del mio perdono.
Perchè io sono riuscita a capire e perdonare.
Ma probabilmente il mio caso è stato "facile", rispetto ad altri.


Io sono più morbida di te in questo argomento.
La genitorialità che sto vivendo io da mamma è un percorso lungo.
E credo sia un percorso che dura tutta la vita.
Spesso mi rendo conto di poter essere una madre diversa,
Di deludere le sue aspettative, in alcuni momenti di essere così talmente sfinita mentalmente da non avere più energie da dedicarle.

Spero greta da adulta possa comprendere noi genitori in un contesto completo.
Non giudicarmi solo come mamma.
Ma vedermi anche nelle difficoltà che in alcuni anni ho provato e bilanciare il tutto con maturità e saggezza.

È esattamente quello che ho fatto lory ed il motivo per cui io sono riuscita a perdonare e capire. Ma ci sono cose che vanno al di là della comprensione umana, del quadro completo e chissà cos'altro.

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Re: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:28 am
by Hippie
Lidia wrote:perdonare, non lo so.
per me è difficile perché la situazione si protrae.
voglio dire, ho perdonato cose a mio padre, ben più eclatanti. Gli ho perdonato la violenza cieca, lo dico anche se siamo in una sezione pubblica, ché non ho nulla di cui vergognarmi, non io.
È stato, ci ho lavorato, ho perdonato. Con lui le cose sono sempre state chiare.
Mia madre invece è ambigua. Lo era e lo è tuttora. Cosa devo perdonare?Non c'è niente da perdonare. Perdonarle il suo modo di essere? Non è una colpa da perdonare. Io la destabilizzo. La metto a disagio col mio essere fuori dagli schemi, perché a lei invece piacciono tanto gli schemi. E allora mi evita, l'ha sempre fatto.
Io l'ho "perdonata" per anni, giustificandola, idealizzandola, dando colpe a me stessa. Sentendomi sempre inadeguata, sbagliata. Arrivando a farmi seriamente del male.
La soluzione per me è stata il contrario. Riuscire a vedere le cose per come sono, dare la colpa a lei, cazzo, non a me. Ad arrabbiarmi, non necessariamente dicendoglielo, ma ammetterlo a me stessa, senza sentirmi in colpa.
La strada per me è stata smettere di perdonare per forza. Semmai, ho fatto pace.

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Quanto capisco quest'ultima frase.
Smettere di perdonare per forza.
È quello che sento ora. Sono stanca di comprendere, capire, giustificare, perdonare e intanto reprimere le mie emozioni, rabbia, fastidio, irritazione.

Mia madre è sempre stata in conflitto con me, non mi ha capita, non c'è stata.
Mi ha dato tanto, ma questo non cancella ció che è mi ha fatto soffrire tanto per anni e che ancora torna.
Ora dovrei gestire io le sue paranoie, i sensi di colpa, dovrei farmi carico del suo malessere, dovrei essere la sua felicità.
Non ho la forza. Allora prendo le distanze, lavoro su di me e mi "permetto" la rabbia.
Solo facendo fluire queste emozioni potró superarle.

Ma Lucia, in certi casi, allontanare è l'unica soluzione per la sanità mentale, credimi.

Re: R: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:28 am
by lory76
marte wrote:
lory76 wrote:
marte wrote:Io dico che ci sono persone che non dovrebbero diventare genitori.
Che non ne sono in grado, forse nemmeno degne. Punto.
E lo dico dall'alto del mio perdono.
Perchè io sono riuscita a capire e perdonare.
Ma probabilmente il mio caso è stato "facile", rispetto ad altri.


Io sono più morbida di te in questo argomento.
La genitorialità che sto vivendo io da mamma è un percorso lungo.
E credo sia un percorso che dura tutta la vita.
Spesso mi rendo conto di poter essere una madre diversa,
Di deludere le sue aspettative, in alcuni momenti di essere così talmente sfinita mentalmente da non avere più energie da dedicarle.

Spero greta da adulta possa comprendere noi genitori in un contesto completo.
Non giudicarmi solo come mamma.
Ma vedermi anche nelle difficoltà che in alcuni anni ho provato e bilanciare il tutto con maturità e saggezza.

È esattamente quello che ho fatto lory ed il motivo per cui io sono riuscita a perdonare e capire. Ma ci sono cose che vanno al di là della comprensione umana, del quadro completo e chissà cos'altro.

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Ognuno ha i propri percorsi da fare.
E indubbiamente, quando si parla soprattutto di violenza, è troppo chiedere a un figlio di perdonare.

Re: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:31 am
by Greda
lory76 wrote:
marte wrote:
lory76 wrote:[quote="marte"]Io dico che ci sono persone che non dovrebbero diventare genitori.
Che non ne sono in grado, forse nemmeno degne. Punto.
E lo dico dall'alto del mio perdono.
Perchè io sono riuscita a capire e perdonare.
Ma probabilmente il mio caso è stato "facile", rispetto ad altri.


Io sono più morbida di te in questo argomento.
La genitorialità che sto vivendo io da mamma è un percorso lungo.
E credo sia un percorso che dura tutta la vita.
Spesso mi rendo conto di poter essere una madre diversa,
Di deludere le sue aspettative, in alcuni momenti di essere così talmente sfinita mentalmente da non avere più energie da dedicarle.

Spero greta da adulta possa comprendere noi genitori in un contesto completo.
Non giudicarmi solo come mamma.
Ma vedermi anche nelle difficoltà che in alcuni anni ho provato e bilanciare il tutto con maturità e saggezza.

È esattamente quello che ho fatto lory ed il motivo per cui io sono riuscita a perdonare e capire. Ma ci sono cose che vanno al di là della comprensione umana, del quadro completo e chissà cos'altro.

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Ognuno ha i propri percorsi da fare.
E indubbiamente, quando si parla soprattutto di violenza, è troppo chiedere a un figlio di perdonare.[/quote]
Certo. Violenza, abbandono... Ci sono tante, troppe cose inspiegabili e imperdonabili...

Re: R: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:34 am
by Lucia76
Lidia wrote:perdonare, non lo so.
per me è difficile perché la situazione si protrae.
voglio dire, ho perdonato cose a mio padre, ben più eclatanti. Gli ho perdonato la violenza cieca, lo dico anche se siamo in una sezione pubblica, ché non ho nulla di cui vergognarmi, non io.
È stato, ci ho lavorato, ho perdonato. Con lui le cose sono sempre state chiare.
Mia madre invece è ambigua. Lo era e lo è tuttora. Cosa devo perdonare?Non c'è niente da perdonare. Perdonarle il suo modo di essere? Non è una colpa da perdonare. Io la destabilizzo. La metto a disagio col mio essere fuori dagli schemi, perché a lei invece piacciono tanto gli schemi. E allora mi evita, l'ha sempre fatto.
Io l'ho "perdonata" per anni, giustificandola, idealizzandola, dando colpe a me stessa. Sentendomi sempre inadeguata, sbagliata. Arrivando a farmi seriamente del male.
La soluzione per me è stata il contrario. Riuscire a vedere le cose per come sono, dare la colpa a lei, cazzo, non a me. Ad arrabbiarmi, non necessariamente dicendoglielo, ma ammetterlo a me stessa, senza sentirmi in colpa.
La strada per me è stata smettere di perdonare per forza. Semmai, ho fatto pace.

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Perdonare però non significa giustificare (che vorrebbe dire "rendere giusto" ciò che giusto non è), e non significa neppure prendere le colpe su di sé (ci mancherebbe pure!) o non riconoscere le responsabilità. Certo che ci si arrabbia cavolo, e ci si sta male.

Re: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:35 am
by Ilaria
Quanto capisco quest'ultima frase.
Smettere di perdonare per forza.
È quello che sento ora. Sono stanca di comprendere, capire, giustificare, perdonare e intanto reprimere le mie emozioni, rabbia, fastidio, irritazione.

Mia madre è sempre stata in conflitto con me, non mi ha capita, non c'è stata.
Mi ha dato tanto, ma questo non cancella ció che è mi ha fatto soffrire tanto per anni e che ancora torna.
Ora dovrei gestire io le sue paranoie, i sensi di colpa, dovrei farmi carico del suo malessere, dovrei essere la sua felicità.
Non ho la forza. Allora prendo le distanze, lavoro su di me e mi "permetto" la rabbia.
Solo facendo fluire queste emozioni potró superarle.

Ma Lucia, in certi casi, allontanare è l'unica soluzione per la sanità mentale, credimi.[/quote]


Hippie, io non ti conosco ma queste parole sono i miei pensieri, leggendole capisco di non essere sola in queste difficoltà di rapporti e nel modo di affrontarle/assimilarle/subirle.

Non ho la forza, mi allontano per la sanità mentale MIA, cavolo, credevo di essere l'unica egoista cattiva, ma in effetti non è cattiveria, lo si fa per mantenere un certo equilibrio e afrontare la vita, purtroppo io in questo momento attraverso un momento difficile che non riesco in alcun modo a condividere con mia madre, la lontananza è l'unica soluzione per sentirsi dire che "su su dai....forza, non ti capisco..."

Re: R: mia madre: perchè...

Posted: Tue May 20, 2014 10:36 am
by Lucia76
lory76 wrote:Io ho avuto un percorso molto difficile con mio padre.
Lo strappo a 12 anni, ricucito da pochi mesi.
Anni in cui di me ha potuto vedere solo la facciata.

Anni in cui ho pensato di avere problemi io.
Anni ( un po' di meno ) in cui ho pensato avesse problemi lui.

Poi, poi, poi....

Poi ho rivissuto in alcuni mesi la sua vita, cercando di calarmi nei suoi panni.
L'ho tirato giù dal piedistallo dove idealmente avevo collocato le figure genitoriali.
E l'ho visto piccolo.
Ma non piccolo in senso dispregiativo.
Piccolo quando con la moglie ( mia mamma ) quasi morente ci prendeva nel lettone e sentivo le sue lacrime bagnarmi la schiena.
E seppure così tanto diverso da me, e forse lontano dall'essere ciò di cui io avevo bisogno allora, ho iniziato a capirlo.
Non è stato un perdono.
E' stato un ritrovarsi dopo anni l'uno di fronte all'altro, da adulti.
Ognuno con un carico di dolori diversi e comuni.

Per me è stato bello ritrovarlo.
E' diverso da quello che IO avrei bisogno.
Ma è mio padre, l'unico che ho.

Bellissimo questo lory. Che grande consapevolezza e che bel percorso interiore che hai fatto..