LaMarisa wrote:Trilli ma ti pare che io abbia scritto questo? No perché o io non so più scrivere o tu leggi quel che ti pare.
Non mi hai ancora spiegato che intendevi con quella frase che ho riportato più sopra. Hai mica detto che se hai cucinato una cosa, quello si mangia? E che se quella pietanza non piace in frigo c'è sempre cotto, mozzarella, pomodori? No, perché o io non so più leggere o tu scrivi quel che ti pare.
Si ma ho scritto che faccio sempre le cose che mi pare o che si viene incontro ai gusti di tutti? Porca miseria sembra che cucino apposta per far dispetto a mia figlia da quel che mi dici!
Ovvio che se propongo una cosa nuova con ingredienti che mediamente piacciono a tutti si assaggia. Se non piace ti pigli altro dal frigo. Se ho voglia di una cosa che so già che non ti piace ti faccio anche altro. E vale sia per la bimba che per il marito. o tu e tuo marito avete gusti identici? No perché a casa mia si mangia uguale a volte, a volte io e la chiara una cosa e luca un'altra, a volte luca e chiara una cosa e io un'altra e a volte io luca una cosa e la chiara un'altra. Ma se c'è qualcosa di nuovo che può piacere a tutti, quello c'è, non faccio anche altro perché potrebbe non piacere o ti scoccia assaggiare.
Entro direttamente a pagina 8 Riccardo è stato così fino a questa primavera, in cui ha compiuto 6 anni. Poi ho tolto il latte on i biscotti per merenda, e come salva cena, e all'improvviso ha iniziato a interessarsi al mangiare, a provare, assaggiare. Ora non si fa più neanche imboccare. Ci torno, ma intanto toglietevi dal circolo vizioso del latte
[color="Magenta"]La certezza assoluta porta all'errore[/color]
[font="Century Gothic"][color="DarkGreen"]Dove sta scritto che amare voglia dire sempre determinate modalità? Comincia ad imparare le tue, di modalità. E ad accettarle. (HappyVale)[/color][/font]