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Re: Ogni volta che arriva il ciclo...
Posted: Fri Nov 21, 2014 4:14 pm
by los
Ti quoto, Cate.
E ci resto anche un po' male per l'intervento così lapidario e accusatorio della Lav.
Re: R: Ogni volta che arriva il ciclo...
Posted: Fri Nov 21, 2014 4:15 pm
by nanà
Caterina wrote:Lavinia, PER FAVORE.
Non fare con me queste piazzate perché sai bene che l'unica cosa che ci salta fuori è fastidio e insofferenza e profondo rammarico per una persona che io reputo carina e onesta.
Quindi, se mi conosci appena un pochino sai bene che non reputo il mio modo di fare l'unico possibile e giusto. Se non lo sai, ahite, te lo comunico ora.
Sto solo dicendo che comincio a seriamente a preoccuparmi per tutte queste neomamme che devono pulire i cessi con i figli in braccio, cucinare con i figli in braccio, defecare con i figli accanto o in braccio.
Credo SERIAMENTE che qualcosa non vada.
Perché poi queste sono quelle che aprono i post in fase acuto depressiva.
Ci sarà un modo non dico giusto, ma appena più sensato di trascorrere la nostra vita? O almeno i primi anni dei nostri pargoli?
Non è una provocazione, è una domanda seria.
Non mi ergo a giudice, io osservo e leggo.
La tua è una giusta domanda, ma io personalmente non ho trovato soluzioni.
Mi sono adattata io a loro piuttosto che sentire pianti disperati con la porta chiusa del bagno, che poi non mi Concentro bene se devo fare cacca, scusa eh[emoji13]
Re: Ogni volta che arriva il ciclo...
Posted: Fri Nov 21, 2014 4:16 pm
by lory76
spesso sento questa parola: sopravvivenza.
ma perché sopravvivenza?
non lo chiedo per polemica, ma capite che leggere di mamme che DEVONO sopravvivere ai figli piccoli ( ma non neonati) fa un po' strano?
Io non credo di essermi mai posta nella condizione di dover sopravvivere per la presenza di mia figlia, ma ho messo dei paletti per permettermi una vita vivibile, anche perché molto spesso sola; ho fatto delle scelte che mettevano anche in conto un pianto di mia figlia, se questo si rendeva necessario.
Vedasi i sacchi di pellet nel garage, mica potevo tenermi la figlia su un braccio e il sacco di pellet nell'altro.
nel box quei 5 minuti e fine.
piangeva?
forse anche si, ma come cominciava smetteva al mio rientro, nulla di irreparabile :-)
non è morta nel frattempo e pian piano si è anche abituata alla mia assenza dalla stanza in cui era lei.
e credo che questo sia stato possibile con un po' di adattamento da parte sua, con gradualità ma in modo costante.