Un passo avanti verso un Paese più civile....forse....

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Moderator: Ambra

Gwen

Post by Gwen »

Paolè scusa, ho postato ma dovevo scappare, rimedio.
Quoto Chloe, non vedo purtroppo il link di Mirko.

A me fa incazzare a parte il fatto che dice Chloe, e cioè che curare solo certe tipologie di infertilità e altre no è assurdo, disumano, incostituzionale e non si capisce manco quale cazzo sia il criterio, poi mi sono anche rotta di sentir tirare in ballo sto merdoso referendum come se fosse questa grande espressione di volontà popolare quando questo NON è.
Lo ho detto già mi sembra ma quel referendum fu tarocco.
Intanto la maggioranza dei votanti aveva votato per i sì, e quindi già la legge 40 questo non lo considera proprio, e quindi non si trattava di una vittoria dei no, e quindi di una chiara volontà popolare (che secondo me, ma lo avevo già detto, nemmeno dovrebbe aver peso su possibilità mediche che riguardano SOLO i singoli interessati), semplicemente non si è raggiunto un quorum perciò la maggioranza semplicemente non ha partecipato al referendum. E questo vuol dire che erano per il no?
Nemmeno è detto, anche se la destra e la Chiesa allora proprio su questo puntavano e dicevano "non andate a votare così non raggiungono il quorum!" da vigliacchi, perchè se avessero mandato la gente a votare no sapevano che avrebbero perso. Sono LORO a non voler rispettare la volontà popolare, quella vera, quella espressa.
E tutti quelli che se ne sono fregati in classico stile italiano?Che non si sono informati, che manco lo sapevano, che andavano al mare invece di votare?
E basta con sta storia dell'urlo alla non considerazione della volontà del popolo. E mi pare pure il minimo che la civiltà vada avanti senza considerare chi ha applicato quel trucchetto per non far raggiungere il quorum, visto che loro se ne son ben fregati all'epoca di chi aveva problemi ad aver figli.
Sti schifosi.

Ti piaccio così Paola o devo rendermi ancora più volgare? :cisssss:
Chloe83

Post by Chloe83 »

Ma poi, appunto la volontà popoòare non può rendersi lesiva del principio di uguaglianza. E in certi ambiti nemmeno dovrebbe essere interpellata perchè la questione esula dalle proprie competenze e investe la salute di altre persone. Di questa cosa si fa questione etica dimenticando che invece la questione è prima di tutto, e imprescindibillmente, medica.
Io non so se chi vuole imporre certe sue convinzioni sa che in quel caso sta nei fatti impedendo a chi ha anche convinzioni diverse di curarsi.
Che poi, etica potrebbe pure essere, ogni religione monoteista si è pronunciata in proposito (in termini molto meno restrittivi della cattolica, tanto per dire, pensiamoci quando pensiamo all'Islam come mondo chiuso e retrivo, che c'è di peggio...)dando indirizzo spirituale ai suoi fedeli, e sia. Ma che questo indirizzo spirituale diventi un indirizzo legislativo diretto a tutti, non solo ai cattolici, è pazzia.
E un'altra cosa, sull'eterologa.
Prima del 2004 il "far west" che secondo i cattolici deriverebbe dall'eterologa, la mercificazione dei gameti e quant'altro, in Italia non c'era. Nonostante ci fosse la possibilità di fare eterologa solo in strutture private (e non ci vuole una cima a capire invece che se si vuole una regolamentazione uniforme e una logica donativa diversa dalla commerciale basterebbe deputare invece la gestione dei gameti donati a strutture sanitarie solo pubbliche), la cosa si basava soprattutto su un impulso solidaristico e di condivisione che aveva molto di cristiano, paradossalmente. Gli ovociti, più che da donatrici "professionali" erano messi in condivisione dalle pazienti che ne avevano prodotti in eccesso, erano in qualche modo un dono da donna infertile a donna infertile.
Il fenomeno della donazione professionale (che comunque è libera ovunque, nessun costringe nessuno) è dilagato proprio a causa del divieto di eterologa in alcuni paesi. Noi italiani soprattutto (nel resto di Europa il divieto di eterologa è limitato agli ovociti in Austria e Svizzera, e precluso alle over 40 in Francia, e per il resto permesso ovunque) abbiamo creato un mercato, la nostra domanda ha creato offerta. E il crescere delle domande ha provocato una crescita dei costi e una serie di speculazioni talvolta paurose dalle cliniche estere (costi esorbitanti, donatrice condivisa tra più pazienti, il che causa un maggiore rischio per la salute di lei e abbassa le possibilità di riuscita delle pazienti). Per dire che se l'interesse genuino fosse davvero stato quello di evitare che la donazione seguisse logiche venali e dunque anche elitarie ci siamo mossi proprio in direzione opposta a quella che avrebbe potuto evitarlo.
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Mirko e i furetti
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Post by Mirko e i furetti »

il problema, gwen, è che la volontà del popolo non può essere il metro di misura per decidere cosa è giusto e cosa no.

ci sono regole e diritti e doveri fondamentali, quelli su cui si fonda la costituzione, nel nostro caso che non possono essere scavalcate solo perché la maggioranza degli italiani decide così.

anche perché la maggioranza, di solito, sbaglia.

saluti minorati
Mirko
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piccole piratesse crescono...
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[SIZE="1"]questa foto era grossa, lo so. ma qui si lamentano...
rimpicciolendola rende meno l'idea...
chi se ne frega?
è il pensiero che conta.
P.S. per compensare la fatica che ho fatto a rimpicciolirla diventerò ancora più fastidioso.[/size]


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