L'avevo visto alle prese con i nipoti (figli della sorella) e... pensavo meglio
La quotidianità, il contatto costante e non occasionale, sono tutt'altro, e per valutarlo devi viverlo, non ce n'è.
Ci sono delle cose del suo essere papà che mi piacciono molto: nei momenti di relax è divertente, giocoso. E' fantastico come sappia spassarsela, da maschio a maschi, con i suoi due figli.
A differenza del marito di ste76, NON fa a livello pratico le cose che faccio io. Ma fin qui mi sta pure bene, fa parte della divisione di ruoli un po' retrò che c'è in famiglia, e sotto sotto mi piace: uomo che protegge/donna che cura.
Quello che non funziona e non riusciamo a risolvere, purtroppo, sono i contrasti sulla disciplina.
Perché vengono dalle radici familiari (occhio al tipo di educazione che c'era nella sua famiglia, Cate! Spesso si replicano i modelli sperimentati come figli!).
Io sono per un'educazione rispettosa del piccolo (salvo saltuario urlo belluino, che però vedo come un MIO fallimento), per il dialogo nel correggere i comportamenti; il castigo arriva solo quando sono esasperata, la sculacciata è rarissima e per lo più in casi di pericolo. Sono per insistere nell'insegnare la distinzione bene/male.
Lui invece è per la terrificante distinzione: quel che dà fastidio all'adulto/quel che non dà fastidio all'adulto. Sicchè mi incavolo come una belva quando sgrida Alex se fa rumore ma gioca sereno e senza nuocere o disturbare troppo, o quando lo lascia "pascolare" mentre naviga su internet senza accorgersi che sta facendo cose che non vanno.
E' più severo di me, su cose che io giudico meno importanti (tipo il non ci si alza da tavola), mi è capitato di ficcargli le unghie in una mano per fermare una sculacciata gratuita.
Il mio principio è: i bambini sono piccole persone.
Il suo principio è: i bambini sono come il cane di pablov, capiscono solo a stimoli, e fra gli stimoli non è esclusa la sculacciata.
La chiamerei... educazione bipolare.
Conflitto insanabile.
Lui mi trova inutilmente mollacciona, io lo trovo assurdamente impaziente, rigido, e con la terrificante distinzione di cui sopra.
(non per scoraggiarti, cate, ma con i nipoti non era così. Perchè non li aveva intorno 24 ore al giorno...)
Cerchiamo di venirci incontro senza tradire il nostro pensiero, ma farlo interamente è impossibile.
Perciò... ci amiamo alla follia come marito e moglie, ma come padre e madre siamo sempre, pur senza mai una lite, in fase di negoziazione, o intenti ad arginare quelli che riteniamo i vizi peggiori dell'altro.
In tutto ciò... i bambini a volte svalutano i miei richiami perchè sanno che c'è di peggio quanto ad autorità, e viceversa sono poco affettuosi con lui perché "la mamma è più buona".
Ne usciremo? Chissà.
Ci saranno danni sui bimbi? Prego che non ce ne siano.
L'avevo capito prima? ... questa è la domanda che interessa a Cate... NO.
Non sapevo quale genere di madre io stessa sarei stata, figurarsi immaginare quale genere di padre sarebbe stato il mio fidanzato, poi neomarito!
Non fraintendetemi, ama tantissimo i bambini. E' che per lui è normale vedere i bambini al modo in cui da piccolo è stato visto lui.
che fatica...