Se intendi un rapporto un pochino malato... mah. Forse c'è. Ma è poi malato?
Non lo so, non lo so.
E' un argomento ostico.
Mi sento schiava del cibo? Tutto sommato no, perchè io poi il we mi lascio TOTALMENTE ANDARE.
Della bilancia? No, mi peso solo se vedo qualcosa che non va.
Della pancia? Sì, ma ho cominciato a fare un po' di movimento e ciao, io la pancia l'ho, c'è poco da fare.
Delle calorie? Un po' sì. Ma sfido chiunque a mantenere un peso forma mangiando come se non ci fosse un domani. Ha ragione chi ha detto a un giornale (credo la Marcuzzi): allora, se sono magra è perché mangio poco. Non credete a donne dello spettacolo e del cinema che asseriscono di mangiare come lupi e avere comunque una forma invidiabile. Per essere magri bisogna mangiare poco e muoversi molto. Stop.
Poi si può argomentare quel poco, certo.
Prima modella curvy sul calendario Pirelli
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Re: Prima modella curvy sul calendario Pirelli
Credo anche io che chi è magra è perché mangia poco. Io quando decido di mangiare quel che mi va difficilmente ho sensi di colpa, anche se ho esagerato. Penso domani mangio meno. Il giorno dopo preparo pasti leggeri. Tipo stamane: cognata ha portato i cornetti alla nutella. Ho bevuto cappuccino e mangiato cornetto. A pranzo suocera ha cucinato lenticchie e del merluzzo tipo cotoletta. Mangiato un po' di tutto e anche la frutta. Ho rinunciato al dolce che han preso tutti. Mangiato tanto? Forse si. Ma vi dico solo che siamo in ferie da un mese in Puglia a casa dei ns genitori!!!! Sono anche molto brava!!!!
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- Alessia
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Re: Prima modella curvy sul calendario Pirelli
los wrote:per me, fregarsene del cibo non esiste.
Come non esiste che me ne freghi di quel che mi metto addosso, o di come ho i capelli, la casa e tutto quanto mi gira intorno.
Non mi sento malata per questo, mi sento attenta a cercare un'armonia in ciò che sono e che vivo.
los se non hai mai avuto problemi di peso ci sta che tu sia solo attenta, per una persona fortemente sovrappeso che diventa magra il discorso cambia di molto, credimi
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
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