Silvia wrote:beh le ernie mica sono tutte uguali. se no la fistola. ma non è che sia sempre da operare subito eh. a vole si sfiamma. ma cate non mi è chiaro se ti fa male o no
ma non è che ho detto che vada sempre e comunque operata, ho detto che un mio ex si è operato ai tempi.
fi-sto-la
scommettiamo?
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie della vita stessa. Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi, e non vi appartengono benché viviate insieme. Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri, poiché essi hanno i loro pensieri. Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro, poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare. Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi, poiché la vita procede e non s’attarda su ieri. Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere, poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco </ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]
anche secondo me è una fistola. anche il mio ex si operò. a lui dissero di non portare più pantaloni stretti o boxer troppo stretti. io sono dimagrita di 6 kg, devo portare cintura in vita perchè mi cade tutto, forse, tirando su i pantoloni il cavallo sbatte lì e mi ha infiammata. che ci faccio?
[b]"Non ci sono estranei, qui. Solo amici che non abbiamo ancora incontrato" (Yeats)
caterina wrote:anche secondo me è una fistola. anche il mio ex si operò. a lui dissero di non portare più pantaloni stretti o boxer troppo stretti. io sono dimagrita di 6 kg, devo portare cintura in vita perchè mi cade tutto, forse, tirando su i pantoloni il cavallo sbatte lì e mi ha infiammata. che ci faccio?
posso proporti una cosa schifosa?
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie della vita stessa. Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi, e non vi appartengono benché viviate insieme. Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri, poiché essi hanno i loro pensieri. Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro, poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare. Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi, poiché la vita procede e non s’attarda su ieri. Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere, poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco </ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]