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Posted: Sat Oct 01, 2011 9:34 pm
by Lelia
E' interessante questa cosa dell'indulgenza del lettore. Ogni lettore ha dei "peccati" che non perdona all'autore. Tra i miei personali ci sono la lungaggine e la ripetitività, probabilmente è per questo che questo povero libro mi ha irritata tanto.
Per il resto hai ragione, qui l'argomento è poco conosciuto e sarebbe anche interessante, ma per me i lati negativi hanno pesato troppo.

Posted: Sat Oct 01, 2011 9:59 pm
by Rie
Lelia wrote:E' interessante questa cosa dell'indulgenza del lettore. Ogni lettore ha dei "peccati" che non perdona all'autore.

Sai che hai fatto un'osservazione acuta e sono costretta a rettificare la mia precedente affermazione?

E' probabile che non sia più indulgente di te, soltanto... siamo lettori rompipalle diversi ahahah!

Ad esempio io perdono senza problemi la ripetitività, lo stile non elegante purché non illeggibile, la banalità, gli espedienti narrativi non riusciti. Basta che l'argomento mi interessi, o che la storia mi coinvolga, o che mi susciti passione.

Di contro, sono intollerante verso gli scrittori "saccenti", proprio non li reggo, detesto profondamente i loro libri anche quando hanno obiettivi pregi (mi viene in mente L'eleganza del riccio, o Umberto Eco che mio padre cerca invano di farmi leggere da una vita).

Posted: Sat Oct 01, 2011 10:11 pm
by Lelia
Rie wrote:Ad esempio io perdono senza problemi la ripetitività, lo stile non elegante purché non illeggibile, la banalità, gli espedienti narrativi non riusciti. Basta che l'argomento mi interessi, o che la storia mi coinvolga, o che mi susciti passione.

Di contro, sono intollerante verso gli scrittori "saccenti", proprio non li reggo, detesto profondamente i loro libri anche quando hanno obiettivi pregi (mi viene in mente L'eleganza del riccio, o Umberto Eco che mio padre cerca invano di farmi leggere da una vita).


Ecco, funzioniamo al contrario io e te!
La saccenza la colgo ma la tollero, a patto che non sia veramente eccessiva. Infatti L'eleganza del riccio a me è piaciuto. Eco mi è piaciuto nel Nome della Rosa, l'ho trovato pesantissimo in Baudolino.

Poi ovviamente un pregio fortissimo può farmi essere un po' più indulgente verso i peccati che di solito non perdono. Un argomento che mi interessa tantissimo può farmi perdonare un po' di lungaggini, ma entro un certo limite.