2 etti di zucchero per 1 etto di albumi
Albumi a temperatura ambiente con 70 g di zucchero. Montare fino a che siano sodi. Sciogliere il resto dello zucchero in poca acqua (fai tipo sciroppo) e metterlo sul fuoco basso (sarebbero fino a 110°, io faccio ad occhio in modo che sia caldo ma che non sobbolla). Versare lo sciroppo a filo negli albumi mentre si continua a montare con la frusta.
Poi con un sac a poche fai le meringhe su una placca con carta forno.
In forno a 100° per 90 minuti in media, poi dipende dalla grandezza. Io lo metto a 80° e le faccio andare 2 ore.
Cosa si può fare con 10 albumi?
- lory76
- Utente Vip
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- Joined: Wed Oct 15, 2008 2:47 pm
io piu' che altro penso a qunto tiramisu' hai fatto per avere 10 albumi avanzati.
[color="Plum"][font="Comic Sans MS"]Greta 4 febbraio 2006[/font][/color]
[color="DarkOrchid"][font="Comic Sans MS"]"Mamma lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronti su mobili e sui muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua mano "
[/font][/color]
Non c'e' montagna piu' alta, di quella che non scalero'... ( jovanotti )
[color="DarkOrchid"][font="Comic Sans MS"]"Mamma lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronti su mobili e sui muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua mano "
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Non c'e' montagna piu' alta, di quella che non scalero'... ( jovanotti )
- Alessia
- Ambasciatore
- Posts: 2920
- Joined: Fri Feb 05, 2010 11:35 am
io di solito ci faccio le gallette con crusca d'avena, ma non credo ti interessino
100 gr di farina di cocco
100 gr zucchero
3 albumi
(moltiplica tutto, puoi anche diminuire un po' lo zucchero)
metti a fuoco bassissimo gli albumi con lo zucchero finché questo non si sia sciolto, ma senza farli cuocere
quanco lo zucchero si è sciolto butti dentro la farina di cocco e amalgami
metti un cucchiaio di questo impasto nei pirottini e inforni a 180° per 15 minuti
vengono dei pasticcini al cocco buonissimi e piuttosto leggeri, io li faccio sempre
(a casa mia si buttano sempre e solo i tuorli)
100 gr di farina di cocco
100 gr zucchero
3 albumi
(moltiplica tutto, puoi anche diminuire un po' lo zucchero)
metti a fuoco bassissimo gli albumi con lo zucchero finché questo non si sia sciolto, ma senza farli cuocere
quanco lo zucchero si è sciolto butti dentro la farina di cocco e amalgami
metti un cucchiaio di questo impasto nei pirottini e inforni a 180° per 15 minuti
vengono dei pasticcini al cocco buonissimi e piuttosto leggeri, io li faccio sempre
(a casa mia si buttano sempre e solo i tuorli)
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]