faccio l'estrema, come sempre.
Sapete cosa farei io?
Li porterei in obitorio a vedere la faccia di uno morto di overdose.
Io l'ho visto.
Tranquille che quantomeno ci pensano: lo ricorderanno a vita.
A questi livelli ancora funziona.
droga a scuola, denunciati, sospesi e perderanno l'anno
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Re: droga a scuola, denunciati, sospesi e perderanno l'anno
minimo si fanno un selfie....CisePunk wrote:faccio l'estrema, come sempre.
Sapete cosa farei io?
Li porterei in obitorio a vedere la faccia di uno morto di overdose.
Io l'ho visto.
Tranquille che quantomeno ci pensano: lo ricorderanno a vita.
A questi livelli ancora funziona.
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Re: droga a scuola, denunciati, sospesi e perderanno l'anno
rtiere
Come genitore farei quello che suggerisce Cinzia, uno shock notevole per un ragazzino (un padre una volta mi raccontava che prima di consegnare ai suoi figli la patente gli aveva fatto fare alcune nottate in un equivalente del nostro servizio di ambulanza... drastico, ma penso rimanga ben impresso...)
Cosa possiamo fare come "società civile" resta la domanda principale credo...
L'unica risposta che mi viene è il continuare a fare rete, come si faceva molto più facilmente quando erano piccoli...è nell'adolescenza che diventa preziosissimo il "controllo diffuso" che può esercitare il paese/quartiere nel suo insieme, certo diventa anche più difficile mantenerlo questo controllo man mano che le loro libertà di spostamento/autonomia di movimento aumentano..
Una rete che copra anche chi non ha una famiglia alle spalle, o chi è così ribelle che la famiglia non ce la fa (ci sono anche queste situazioni, non sempre la famiglia è assente)
Dani, fino all'altra settimana fuori da scuola c'erano ragazzi poco più grandi (2° superiore, l'età della mia grande) che immagino non consumassero soltanto :-/daniela73 wrote:Però quello su cui volevo anche riflettere è possibile che già a quattordici anni sti ragazzini possano avere accesso alle droghe più o meno pesanti?
Come genitore farei quello che suggerisce Cinzia, uno shock notevole per un ragazzino (un padre una volta mi raccontava che prima di consegnare ai suoi figli la patente gli aveva fatto fare alcune nottate in un equivalente del nostro servizio di ambulanza... drastico, ma penso rimanga ben impresso...)
Cosa possiamo fare come "società civile" resta la domanda principale credo...
L'unica risposta che mi viene è il continuare a fare rete, come si faceva molto più facilmente quando erano piccoli...è nell'adolescenza che diventa preziosissimo il "controllo diffuso" che può esercitare il paese/quartiere nel suo insieme, certo diventa anche più difficile mantenerlo questo controllo man mano che le loro libertà di spostamento/autonomia di movimento aumentano..
Una rete che copra anche chi non ha una famiglia alle spalle, o chi è così ribelle che la famiglia non ce la fa (ci sono anche queste situazioni, non sempre la famiglia è assente)