Penso anch'io che la strada sia parlare con Alice e spiegarle da dove vengono le sue difficoltà...
Per come l'ho "letta" in questi anni, mi pare una bambina con tutti gli strumenti per capirlo e gestirlo bene con il vostro aiuto...
Alice, la dislessia, la disortografia.
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Re: Alice, la dislessia, la disortografia.
Trilli, ricordo la tua attesa, l'anno scorso, dell'esito del dettato Tressoldi-Cornoldi (giusto?) e il tuo sollievo nel sapere che Alice l'aveva superato. Ora capisco perché!
Ti posso fare una domanda, forse stupida e dettata dalla mia ignoranza sui DSA?
Scrivi che Alice legge bene (inventa delle parole con criterio alla prima lettura, se rilegge non fa errori) e che comprende i testi. Perché, allora, gli audiolibri? Come integrazione o come sostituzione?
Io, da un lato, penso che l'apprendimento che passa per l'ascolto sia una risorsa enorme, spesso sottovalutata, che tutti dovrebbero coltivare e, non a caso, tra i miei compagni di liceo e università più "efficienti", c'erano quelli che imparavano la lezione già in aula.
Tuttavia, se Alice comprende il testo e lo ri - legge correttamente, mi immagino che abbia gli strumenti per apprendere tramite il testo scritto, forse con una fatica (che tu non descrivi, ma in qualche modo deve esserci) che magari compenserà nel tempo, come già ora compensa altre difficoltà.
Sappi che non sottovaluto assolutamente le difficoltà di Alice, chiedo proprio per capire.
Poi, concordo pienamente, che il danno più grande che si possa fare è rovinare la voglia e la curiosità di apprendere dei nostri figli.
Ti posso fare una domanda, forse stupida e dettata dalla mia ignoranza sui DSA?
Scrivi che Alice legge bene (inventa delle parole con criterio alla prima lettura, se rilegge non fa errori) e che comprende i testi. Perché, allora, gli audiolibri? Come integrazione o come sostituzione?
Io, da un lato, penso che l'apprendimento che passa per l'ascolto sia una risorsa enorme, spesso sottovalutata, che tutti dovrebbero coltivare e, non a caso, tra i miei compagni di liceo e università più "efficienti", c'erano quelli che imparavano la lezione già in aula.
Tuttavia, se Alice comprende il testo e lo ri - legge correttamente, mi immagino che abbia gli strumenti per apprendere tramite il testo scritto, forse con una fatica (che tu non descrivi, ma in qualche modo deve esserci) che magari compenserà nel tempo, come già ora compensa altre difficoltà.
Sappi che non sottovaluto assolutamente le difficoltà di Alice, chiedo proprio per capire.
Poi, concordo pienamente, che il danno più grande che si possa fare è rovinare la voglia e la curiosità di apprendere dei nostri figli.
"Ma soprattutto dovremo usare il nostro cuore, guardare i nostri figli e pensare al modo in cui farli felici. " (Bésame mucho, C. Gonzales)
"Si educa molto con quel che si dice, ancor di più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è." (Sant'Ignazio di Antiochia)
"... altrimenti bisogna accontentarsi degli slogan." (cit.)
"Vede, acclamano lei perché non la capisce nessuno, acclamano me perché mi capiscono tutti. " (C. Chaplin ad A. Einstein)
"Si educa molto con quel che si dice, ancor di più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è." (Sant'Ignazio di Antiochia)
"... altrimenti bisogna accontentarsi degli slogan." (cit.)
"Vede, acclamano lei perché non la capisce nessuno, acclamano me perché mi capiscono tutti. " (C. Chaplin ad A. Einstein)
- Lella
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Re: Alice, la dislessia, la disortografia.
ConcordoAzur wrote:Penso anch'io che la strada sia parlare con Alice e spiegarle da dove vengono le sue difficoltà...
Per come l'ho "letta" in questi anni, mi pare una bambina con tutti gli strumenti per capirlo e gestirlo bene con il vostro aiuto...
Poi credo che sia più facile perdere l'autostima non capendo perchè si commettono tanti errori...
Proprio perchè esistono strumenti alternativi all'apprendimento "canonico" è giusto che siano messi a sua completa disposizione senza che nessuno si permetta di storcere il naso.
CARPE DIEM