Quoto Babina.
Non capisco perché debbano essere i ragazzi ad adattarsi ai metodi scolastici e non viceversa.
La scuola non è per lui (post di riflessione)
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Re: RE: Re: La scuola non è per lui (post di riflessione)
È indubbiamente difficile seguire contemporaneamente 26 alunni di cui uno senegalese semianalfabeta, due marocchine bilingui, un dislessico, una con funzionamento cognitivo limite. Ci sono talmente tanti casi gravi per cui individualizzare gli interventi, che si finisce col trascurare chi invece non ha difficoltà dal punto di vista didattico. Per questo si dice che la scuola italiana ha i peggiori alunni migliori e i migliori alunni peggiori. Un modo strano per dire che nessuno esce impreparato dal sistema scolastico, ma che le intelligenze più vive vengono un po' sprecate.Tropical wrote:Quoto Babina.
Non capisco perché debbano essere i ragazzi ad adattarsi ai metodi scolastici e non viceversa.
C'è anche una tendenza, soprattutto nella scuola primaria (almeno qui da noi) a privilegiare gli alunni ordinati, meticolosi, esecutivi, "secchioni" rispetto a quelli brillanti, intuitivi, curiosi ma magari disordinati e con una brutta grafia.
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Re: La scuola non è per lui (post di riflessione)
Eh, purtroppo ci allacciamo al discorso di Azur. Manca il personale per poter seguire tutti al meglio.
La scuola, che dovrebbe formare e aiutare i ragazzi, li scoraggia.
La scuola, che dovrebbe formare e aiutare i ragazzi, li scoraggia.