Michael più o meno l'altra settimana diceva che aveva male ad una gamba, io ho pensato subito ad un crampo, ma poi si è ripetuto due volte, allora ho pensato anch'io a dolori di crescita.
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"Quando ormai si vola non si può cadere più" (Vasco Rossi).
Ciao Max.
Spesso a questa domanda i genitori si sentono dare risposte diverse e talvolta contrastanti. Per i Pediatri Reumatologi i dolori di crescita esistono, eccome. E sono anche una condizione frequente, dal momento che interessano il 10-20% dei bambini in età scolare. Si presentano come dolore a carattere intermittente, spesso crampiforme, non articolare, e colpiscono generalmente gli arti inferiori, localizzandosi in profondità nella coscia o sulla superficie anteriore della gamba. I sintomi, in genere, si presentano di notte, nella fase di addormentamento, e durano da alcuni minuti a ore. Non ostacolano la normale deambulazione diurna e non alterano le condizioni generali del bambino quali la crescita, le capacità motorie, l'appetito etc. Generalmente i sintomi rispondono ai comuni analgesici antidolorifici, alla massoterapia o all' applicazione locale di calore. E' interessante notare che spesso hanno dei precedenti all'interno della storia familiare: gli stessi genitori o qualche zio di primo grado del bambino hanno probabilmente presentato nell'infanzia una sintomatologia analoga. Raramente i dolori di crescita interessano gli arti superiori ma quando accade non si hanno localizzazioni articolari e permane una discreta simmetria di interessamento. Le cause e i meccanismi responsabili di questa patologia sono sconosciuti ma talvolta il dolore segue a uno sforzo fisico eccessivo o è scatenato da particolari fattori emozionali.
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"Quando ormai si vola non si può cadere più" (Vasco Rossi).
Ciao Max.