Posted: Thu Oct 23, 2008 6:49 pm
Il primo affido lo feci da single.
Noi ci siamo sposati nel settembre del 99 e a novembre avevamo già due fratellini, di cui il più piccolo era quello del precedente affido.
Il periodo più difficoltoso è stato l'autunno del 2000.
Io aspettavo Cristian e abbiamo avuto due affidi (separati) in emergenza di brevissima durata di due ragazzine di un'altra città.
Avevano alle spalle delle bruttissime storie, di cui per altro avevano parlato parecchio i giornali.
Con la prima abbiamo avuto i carabinieri a casa di continuo, per le sue fughe e per le sue violente reazioni.
Alla fine dopo una notte in giro per Reggio a cercala, con la camicia da notte sotto la tuta, le è stata trovata un'altra sistemazione e molte altre ancora da cui è sempre fuggita (colpa anche di chi aveva ad aiutarla).
La seconda era adorabile, ma anche lei con un sacco di problemi.
E ti dirò che abbiamo comunque voluto bene ad entrambe, ed abbiamo pianto per loro, soprattutto per la loro evidente sofferenza.
Terminati questi due, ci siamo proprio riproposti di non accettare più adolescenti fino a che non è completamente assestata la nostra famiglia.
L'affido è sì un gesto d'amore, ma bisogna salvaguardare innanzitutto la propria famiglia, per far si che essa possa accogliere altra gente.
Tutti gli affidi a seguire sono stati di natura diversa.
Erano affidi consensuali, quindi in accordo con i genitori, di bambini e ragazzini in età scolare.
Potrei parlare per ore di loro, perché ognuno ha lasciato qualcosa a me e ai miei figli.
La ragazziina che abbiamo adesso è vero che ha 15 anni, ma gira per casa nostra da quando ne aveva 3, per cui è come se fosse figlia nostra.
Poi cosa dire.... L'altro giorno ho incontrato una bimba- donna di 20 anni che è stata con noi per un paio di anni.
E' commessa in un negozio..... Mi è saltata addosso appena mi ha vista.
e' grande, matura e autonoma.
Perché è così che funziona..... Li accogli come bambini problematici, o con famiglie problematiche, ma da adulti (se sono stati seguiti bene), questo divario non è più evidente.
E così, quando incontro qualcuno dei "miei" bambini cresciuti, mi piace pensare che se sono diventati quelli che sono è un pochettino (ma proprio pochino pochino) anche merito nostro e nel loro sorriso è contenuto un pezzettino anche del nostro cuore.
Noi ci siamo sposati nel settembre del 99 e a novembre avevamo già due fratellini, di cui il più piccolo era quello del precedente affido.
Il periodo più difficoltoso è stato l'autunno del 2000.
Io aspettavo Cristian e abbiamo avuto due affidi (separati) in emergenza di brevissima durata di due ragazzine di un'altra città.
Avevano alle spalle delle bruttissime storie, di cui per altro avevano parlato parecchio i giornali.
Con la prima abbiamo avuto i carabinieri a casa di continuo, per le sue fughe e per le sue violente reazioni.
Alla fine dopo una notte in giro per Reggio a cercala, con la camicia da notte sotto la tuta, le è stata trovata un'altra sistemazione e molte altre ancora da cui è sempre fuggita (colpa anche di chi aveva ad aiutarla).
La seconda era adorabile, ma anche lei con un sacco di problemi.
E ti dirò che abbiamo comunque voluto bene ad entrambe, ed abbiamo pianto per loro, soprattutto per la loro evidente sofferenza.
Terminati questi due, ci siamo proprio riproposti di non accettare più adolescenti fino a che non è completamente assestata la nostra famiglia.
L'affido è sì un gesto d'amore, ma bisogna salvaguardare innanzitutto la propria famiglia, per far si che essa possa accogliere altra gente.
Tutti gli affidi a seguire sono stati di natura diversa.
Erano affidi consensuali, quindi in accordo con i genitori, di bambini e ragazzini in età scolare.
Potrei parlare per ore di loro, perché ognuno ha lasciato qualcosa a me e ai miei figli.
La ragazziina che abbiamo adesso è vero che ha 15 anni, ma gira per casa nostra da quando ne aveva 3, per cui è come se fosse figlia nostra.
Poi cosa dire.... L'altro giorno ho incontrato una bimba- donna di 20 anni che è stata con noi per un paio di anni.
E' commessa in un negozio..... Mi è saltata addosso appena mi ha vista.
e' grande, matura e autonoma.
Perché è così che funziona..... Li accogli come bambini problematici, o con famiglie problematiche, ma da adulti (se sono stati seguiti bene), questo divario non è più evidente.
E così, quando incontro qualcuno dei "miei" bambini cresciuti, mi piace pensare che se sono diventati quelli che sono è un pochettino (ma proprio pochino pochino) anche merito nostro e nel loro sorriso è contenuto un pezzettino anche del nostro cuore.