mia figlia depressa ?
a 14 anni volevo farmi suora, ero incompresa, piangevo per qualsiasi cosa e mi struggevo ascoltando canzoni melense........sopratturro odiavo i miei genitori che non mi lasciavano andare a ballare o uscire di sera o mi impedivano di avere un ragazzo vista la mia età.....penso siano fasi, da quando nascono i nostri cuccioli sono un susseguirsi di fasi, ma mentre con i bimbi come le mie si può "intervenire" ancora in maniera a noi picendo, intendo genitori, nel tuo caso c'è una quasi adulta. Io non la forzerei a parlare, per confidarsi, a meno che non sia lei che te lo chiede espressamente, ci sono i suoi coetanei. Sò che ora c'è la mamma/amica, ma la cosa fondamentale sarebbe capire se tua figlia sia una figlia/amica o se, come me preferivo io, voglia scindere le 2 cose. A me infastidiva questa cosa, vedevo mia mamma sempre come un'intrua, nelle mie cose, nei miei pensieri etc...Poi tutto è passato con l'andare del tempo, come penso e spero sia per la tua cucciolona...ad ogni modo ti sono vicina, è un universo che mi fà paura quello degli adolescenti, anche se un giorno arriverà pure per me......un bacio ed un abbraccio
il mondo dell'adolescenza,anche io ho dei brutti ricordi...ma io non avevo il rapporto che oggi grazie a dio ho costruito.. con mia figlia..
magari è vero certe volte non volendo siamo soffocanti..(visto il mondo com'è)
ma io le do la massima fiducia.. lei devo dire che non mi dà modo di di non fidarmi...
sta crescendo in fretta....la mia Cucciolotta
magari è vero certe volte non volendo siamo soffocanti..(visto il mondo com'è)
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- Polly
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L'adolescenza è senza dubbio un periodo di evoluzione, di cambiamenti profondi. é un tempo a cavallo tra un'infanzia che va sgretolandosi e una giovinezza che si intravede e tutto ciò inevitabilmente crea angoscia per l'adolescente stesso, stress e destabilizza l'intero nucleo familiare che deve riadattarsi alla fase in cui viene a trovarsi.
L'adolescente non si sente capito, non si sente amato, non si sente bello, non si sente accettato e potrei continuare all'infinito. Per cercare di capire dobbiamo provare a immedesimarci in loro e pensare come se dovessimo camminare senza sapere dove andare, e senza vedere nessuna meta.....a noi adulti ci assale la paura, ancor più agli adolescenti, che ancora non hanno sviluppato un bagaglio di concetti e pensieri che si hanno con l'accumularsi delle esperienze (conseguenza del diventare adulto), provano sicuramente TERRORE.
Il passaggio dall'infanzia alla adolescenza è pertanto come un puzzle da costruire, come ha detto Chiara. Spesso l'adolescente dice agli altri di non capirlo ma il primo a non capirsi è lui stesso. Spesso si chiude nel silenzio. Cosa ci rimane da fare a noi genitori?
Essere lo specchio delle loro ambivalenze ma con maggiore serenità. L'adolescente ha la necessità di sperimentare la sua capacità di opposizione ma ha anche l'esigenza di non perdere la sicurezza degli affetti. Ecco perché si dice che noi genitori dobbiamo accompagnare i nostri figli in questo processo non guidarli.
Armati di pazienza e stalle vicino, falla sentire costantemente amata. Ciò che abbiamo seminato prima non è perso, anzi rappresenta per loro l'ancora a cui aggrapparsi in questa ricerca di loro stessi.
L'adolescente non si sente capito, non si sente amato, non si sente bello, non si sente accettato e potrei continuare all'infinito. Per cercare di capire dobbiamo provare a immedesimarci in loro e pensare come se dovessimo camminare senza sapere dove andare, e senza vedere nessuna meta.....a noi adulti ci assale la paura, ancor più agli adolescenti, che ancora non hanno sviluppato un bagaglio di concetti e pensieri che si hanno con l'accumularsi delle esperienze (conseguenza del diventare adulto), provano sicuramente TERRORE.
Il passaggio dall'infanzia alla adolescenza è pertanto come un puzzle da costruire, come ha detto Chiara. Spesso l'adolescente dice agli altri di non capirlo ma il primo a non capirsi è lui stesso. Spesso si chiude nel silenzio. Cosa ci rimane da fare a noi genitori?
Essere lo specchio delle loro ambivalenze ma con maggiore serenità. L'adolescente ha la necessità di sperimentare la sua capacità di opposizione ma ha anche l'esigenza di non perdere la sicurezza degli affetti. Ecco perché si dice che noi genitori dobbiamo accompagnare i nostri figli in questo processo non guidarli.
Armati di pazienza e stalle vicino, falla sentire costantemente amata. Ciò che abbiamo seminato prima non è perso, anzi rappresenta per loro l'ancora a cui aggrapparsi in questa ricerca di loro stessi.
Paola, 5vm, per gli amici Polly
"....continuiamo così"
[RIGHT]Gianluca L.[/RIGHT]
il mio blog vincitore DonnaWeb 2009:
http://adolesco.wordpress.com
Il mio libro: Prima o poi Cresceranno
http://primaopoicresceranno.wordpress.com
[SIZE="1"]
http://www.youtube.com/watch?v=S-ESTZMQFog[/size]
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